PESARO - Due miti del basket, uno è una star in Nba e l’altro è il tecnico pesarese che è arrivato più in alto. Sergio Scariolo e Giancarlo Sacco...
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«Aver perso il titolo con la mia Pesaro fa meno male - ha detto invece Sacco - Perdere con Darren Daye, un atleta che ha cambiato modo di giocare in tutto il campionato, ti riappacifica con l’amarezza. Cos’era per me il Cerbiatto? Un incubo!”». «A volte lo era anche per me! – sorride Sergio -. Era un animale da partita, un sollievo per l’allenatore, mi ha risolto tanti problemi. Si presentava sul cubo dei cambi senza che l’avessi chiamato, battezzava qualche partita perchè non la riteneva all’altezza del suo blasone. Il basket di oggi? La grande differenza è l’evoluzione atletica dei giocatori, che porta a una crescita del livello difensivo, quelle di oggi sembrano partite al rallentatore». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico