ASCOLI - Nessuno ad inizio stagione avrebbe mai immaginato che la partita di questa sera contro il Venezia sarebbe stato un vero e proprio scontro salvezza. Ma così...
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Certo, Dionigi in due giorni ha potuto fare ben poco per quanto riguarda gli allenamenti o riprodurre sul campo la sua tipologia di gioco. Il lavoro del tecnico è stato soprattutto dal punto di vista delle motivazioni. Dionigi ha convocato 23 bianconeri per questa insidiosa trasferta e non ci sono i baby della Primavera, come invece aveva deciso Abascal. La partita è di vitale importanza, come lo erano quelle precedenti, e serve una formazione esperta: ai giovanissimi non si può dare una responsabilità tanto grande, possono aspettare il loro turno nei momenti migliori. Dionigi ha badato al pratico. Nel gruppo, partito ieri alla volta del Veneto, non ci sono Pucino, ancora alla prese con una distorsione al ginocchio, ed è rimasto a casa anche Piccinocchi insieme ai due infortunati da lungo tempo Beretta e Rosseti.
«Non è escluso che proponga un centrocampo a cinque», ha detto Dionigi giovedì nel corso della sua presentazione: quindi centrocampo a cinque e difesa a tre, questo sembra l’orientamento. Le caratteristiche dei difensori bianconeri si identificano con lo schieramento a tre: Brosco, Gravillon e Ranieri possono tranquillamente giocarci. Il terzino destro Andreoni sarà spostato sulla linea esterna di centrocampo, mentre a sinistra ci sarà uno tra Sernicola e Cavion. In mezzo le scelte potrebbero cadere su Troiano, Brelk e Padoin, oppure Cavion al posto di Padoin, ma senza dimenticare che c’è anche Eramo, anche se nelle gare precedenti è apparso alquanto deludente così come Petrucci.
Davanti potrebbero inizialmente partire titolari Morosini e Scamacca, visto che Ninkovic in settimana non era al meglio. Ma è solo un’ipotesi perchè probabilmente il nuovo tecnico aspetterà l’ultima sgambatura di questa mattina per decidere. Le alternative comunque in attacco ci sono e sono tutte di buon livello. Il primo obiettivo è non prenderle e poi magari cercare la vittoria: quindi sarà un Ascoli meno spregiudicato, meno presuntuoso, ma soprattutto umile. Poi è chiaro che la squadra deve puntare a fare risultato pieno, anche perchè si tratta di una partita che potrebbe valere il futuro.
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Corriere Adriatico