PESARO - Non si smette di festeggiare a Pesaro, per la permenenza della squadra biancorossa nel massimo campionato di basket. C’è stato davvero il sold out lunedì sera al...
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L’ultimo biancorosso ad arrivare al tavolo è stato Oderah Anosike, che lunedì ha portato mamma Virginia a visitare Firenze e oggi ha lasciato Pesaro per tornare negli Stati Uniti. ”Sono molto contento per il club, il coach, i miei compagni, la città e i tifosi - ci ha detto prima di partire il miglior giocatore del campionato - Lo staff tecnico e tutti noi abbiamo lavorato duramente per poter raggiungere la salvezza e per goderci adesso queste emozioni”.
Ci vuole raccontare la sua annata, chiusa come miglior rimbalzista della Lega e anche al primo posto nella valutazione individuale...
“E’ stata una grande stagione e devo ringraziare coach Sandro Dell’Agnello che mi ha concesso molti minuti permettendomi di raggiungere quelle cifre. Non dimentico i miei compagni, che mi hanno dato buoni palloni”.
Cosa ricorderà di questa sua prima stagione da professionista?
“Sicuramente terrò nel cuore la città e la gente di Pesaro, ma anche le partite e i compagni. Poi c’è l’ultima gara che rimarrà per sempre un grande ricordo, visto che è stata molto emozionante. Al palas c’era tanta gente, compresa mia mamma”.
Si aspettava un anno così difficile?
“Sapevo che sarebbe stato difficile, ma non così come poi è stato, visto che ho trovato un campionato molto competitivo con buoni giocatori e allenatori. La Lega italiana mi è piaciuta. Spero di poter giocare tanti anni in Italia, perché mi piace il tipo di gioco”.
Sappiamo che ha parlato anche con Valter Scavolini: esiste qualche possibilità di rivederla a Pesaro?
“A mio avviso c’è il 40% delle possibilità di rimanere qui. Mi auguro si possa trovare uno sponsor che voglia investire, in modo da poter allestire una squadra più competitiva. L’aspetto economico è importante, perché devo sostenere la mia famiglia, ma sono anche una persona competitiva e vorrei giocare in una squadra che giochi per vincere. Spero che questa formazione possa essere la Vuelle”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico