Micciola senza dubbi: «L'Ancona deve crescere e lo farà. Ne sono certo»

Micciola senza dubbi: «L'Ancona deve crescere e lo farà. Ne sono certo»
ANCONA - L’Ancona crescerà, parola di direttore. Francesco Micciola, ds biancorosso, non ha dubbi: «Ho sentito e letto giudizi di vario tenore dopo...

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ANCONA - L’Ancona crescerà, parola di direttore. Francesco Micciola, ds biancorosso, non ha dubbi: «Ho sentito e letto giudizi di vario tenore dopo l’esordio con il Siena. Secondo me abbiamo offerto una buona prestazione, creando diverse occasioni per vincerla. A prescindere dal rigore, netto, che purtroppo non è stato concesso».


Direttore, tuttavia la manovra non è stata così fluida...
«Siamo consapevoli che la squadra debba crescere. Lo ha ammesso lo stesso Colavitto, ma vedo quotidianamente come si applicano i nostri calciatori. Per questo sono fiducioso».

 
E’ sembrato che l’Ancona avesse lo stesso atteggiamento tattico di attesa, come lo scorso anno. Eppure sono stati acquistati giocatori con più qualità e anche con caratteristiche diverse.
«Il modulo è lo stesso, sempre il 4-3-3. Nel campionato passato avevamo attaccanti più veloci ma ad inizio stagione anche i vari Rolfini, Faggioli, Sereni non erano sembrati adeguati. Invece con il lavoro sono diventati bravi ed efficaci. Serve tempo».


In particolare Spagnoli si è mosso quasi sempre spalle alla porta.
«Spagnoli ha disputato una buona gara. Lui ha un fisico complesso, una struttura fisica importante per cui ha bisogno di più tempo per trovare la migliore condizione».


Lei ha costruito un organico più qualitativo. Non sarebbe logico attendersi una squadra votata a tenere in mano il pallino del gioco?
«Il Siena forse ha avuto più possesso palla. Ma il nostro obiettivo non è quello di tenere più a lungo il pallone ma di far gol e vincere le partite».

Quindi si sente di promuovere a pieni voti l’Ancona vista contro il Siena?
«L’anno scorso dopo la prima uscita in Coppa Italia contro il Montevarchi pur passando il turno fummo criticati. Stavolta non mi pare abbia demeritato; certo bisogna acquisire brillantezza. Ci arriveremo».


Nella formazione iniziale c’erano tutti calciatori nuovi. Un particolare che ha inciso sulla fluidità della manovra?
«Credo che debba crescere la condizioni atletica. Conosco Colavitto da anni, sono sicuro che i progressi si vedranno presto. Tutto e subito non si può ottenere».


Non era il caso, avendo cambiato così tanto, di disputare qualche amichevole più impegnativa in pre campionato?
«Sarebbe stato utile solo se avessimo potuto incontrare una squadra di Serie A per richiamare il pubblico allo stadio».
Quali sono le condizioni di Petrella?
«Ha accusato un lieve problema muscolare all’inguine. Penso che nel giro di una decina di giorni dovrebbe tornare disponibile. Sarà lo staff medico a valutare meglio la situazione per non correre rischi inutili».
Domenica si torna in campo a Pontedera dove lo scorso anno l’Ancona vinse alla grande. Come la vede?
«Il passato non conta. Il Pontedera si è rinforzato ed è guidata da un ottimo allenatore. E’ una squadra da fascia alta, ma noi vogliamo fare risultato».


A proposito di mercato, le è rimasto qualche rimpianto per un colpo non realizzato?
«Si. Avevo un paio di trattative importanti che sono saltate per dinamiche di mercato particolari. Giocatori che hanno voluto attendere aspirando alla Serie B. Quando si sono convinti a venire ormai era tardi».


Quasi quattromila spettatori con il Siena, che cosa si sente di promettere ai tifosi?


«La curva era un autentico muro biancorosso. Uno spettacolo. Dico solo che è compito nostro alimentare questo entusiasmo. Conosco un solo modo per farlo: i risultati».

 

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Corriere Adriatico