Zecchino d'Oro, il brano che ha vinto viene da P. S. Giorgio. Brava Nadya

Nadya Otoo di Castelfidardo
ANCONA - Le Marche trionfano allo Zecchino d’Oro vincendo la 59esima edizione. Primo posto, con 198 punti, “Quel bulletto del carciofo”, canzone scritta dalla...

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ANCONA - Le Marche trionfano allo Zecchino d’Oro vincendo la 59esima edizione. Primo posto, con 198 punti, “Quel bulletto del carciofo”, canzone scritta dalla marchigiana, originaria di Porto San Giorgio, Serena Riffaldi. A portarla alla ribalda è stata la tenera voce di Chiara Masetti, 7 anni della provincia di Modena. Dalle Marche anche Luca Tozzi, di Ancona, autore di “Il dinosauro di plastica” cantato da Lorenzo Ravastini. 


Riflettori puntati su Nadya Otoo di Castelfidardo, 8 anni compiuti giovedì, che è stata la 12esima marchigiana che in 59 anni dello Zecchino d’Oro è arrivata alla finalissima del baby festival. Radiosa, ed elegante come una principessa, Nadya ha brillato di talento in diretta Rai. Ieri ha confermato la sua dote con la canzone “La vera storia di Noè”. «Per il solo fatto di essere qui, abbiamo già vinto anche noi! – ha detto a caldo l’autore di Nadya, Alberto Zeppieri che è arrivato per l’occasione all’Antoniano direttamente da Capo Verde – Nadya è straordinaria: intonatissima, con una dizione perfetta, un look fantastico ed una eccezionale dose di ironia. L’interprete ideale per questo calembour non facile che ho scritto su una melodia del grande Lelio Luttazzi», afferma Zeppieri, che dallo storico cinema dell’Antoniano ha assistito alla performance con la famiglia di Nadya, di origini ghanesi, e i maestri che l’hanno seguita per prepararsi al meglio all’appuntamento di ieri, Lucia Luconi e Lorenzo Camilletti. 
«Ringrazio Nadya per la grande gioia che ha dato a me e alla Fondazione Lelio Luttazzi … con la sua gioia e la sua arte. Le auguro una bella vita. – prosegue l’autore - Come presidente Unicef della mia città, Udine, ho pensato di portare in dono a Nadya una Pigotta, “adottandola” in vece sua».

Perfettamente a suo agio avanti al microfono e le telecamere, con un fiocco in testa in pandant con l’abito color ghiaccio, Nadya prima di intonare la canzone si è presentata con un simpatico videoclip. Non solo ha ammesso, in modo categorico, il suo sogno, «da grande voglio fare la cantante», ma ha anche fatto intuire un talento tra i fornelli spiegando la ricetta per le sue frittelle preferite, …anche se qualche ingrediente è stato, con genuina spontaneità, lasciato fuori dalla lista. 

«In famiglia siamo in quattro, e ci piace stare sempre insieme, giocare e mangiare insieme! – ha detto Nadya, con il volto incorniciato da lunghe treccine – La canzone che canto mi piace perché è dolce».
Domani (12 dicembre) ritornerà tra i banchi di scuola dell’Istituto paritario Sant’Anna di Castelfidardo dove studia anche canto e musica grazie alle maestre Lucia Luconi e Giacometta Burattini che di lei dicono: «ha un talento naturale, riesce a intonare con la voce, o suonare con la fisarmonica, ogni canzone o musica che ascolta». 

Martedì (13 dicembre)  alle 18 si esibirà al Teatro Nuovo Astra di Castelfidardo insieme ai suoi compagni di scuola per la festa di Natale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico