Il Volo, lite sulla gestione dei guadagni del trio: a processo il manager

Il Volo, lite su gestione guadagni: a processo il manager per infedeltà patrimoniale
La contesa sulla gestione dei guadagni de Il Volo, il trio di cantanti che a sorpresa vinse il Festival di Sanremo nel 2015, finisce a processo e fa litigare due big della...

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La contesa sulla gestione dei guadagni de Il Volo, il trio di cantanti che a sorpresa vinse il Festival di Sanremo nel 2015, finisce a processo e fa litigare due big della musica italiana, un tempo soci e anche amici. La Procura di Bologna ha infatti citato a giudizio il produttore musicale Michele Torpedine, già manager, tra gli altri, di Zucchero e Lucio Dalla, per infedeltà patrimoniale. Tutto nasce da una denuncia presentata quattro anni fa dagli avvocati Antonio Cappuccio e Tiziana Zambelli, difensori di Tony Renis, al secolo Elio Cesari, e che ora si costituiranno parte civile «per il doveroso risarcimento del danno». L'inchiesta inizialmente non aveva trovato riscontri e il pm Antonello Gustapane aveva chiesto l'archiviazione del fascicolo.





La difesa di Renis, però, si era opposta e la giudice Rossella Materia, sollecitata dai legali dell'artista, aveva disposto nuove indagini sui rapporti intrattenuti tra la Rentor, società di cui Torpedine era amministratore unico e Renis socio al 50%, e il trio musicale che i due gestivano grazie ad un contratto di esclusiva per 6 anni, sottoscritto nel 2009. Proprio i nuovi accertamenti hanno fatto emergere l'esistenza di un altro contratto, trovato dagli investigatori della Guardia di Finanza, nello studio di un avvocato romano. Si tratterebbe di un accordo di esclusiva, praticamente identico all'altro, stipulato però tra l Volo e Family Srl, altra società riconducibile a Torpedine, con partecipazione al 95%, sottoscritto il 26 aprile 2014.

 

Nell'ipotesi d'accusa del pm Antonello Gustapane, quindi, Torpedine avrebbe agito in conflitto d'interessi,  arrecando così un danno patrimoniale alla vecchia società costituita con Tony Renis, privandola dei diritti di esclusiva e di possibili guadagni. A questo punto lo scorso luglio il magistrato ha formulato l'accusa di infedeltà patrimoniale (inizialmente il fascicolo era per appropriazione indebita) per il produttore e ora ha deciso di citarlo in giudizio. «Abbiamo appreso del rinvio a giudizio - ha commentato l'avvocato Gaetano Insolera, che assiste il manager -. Da parte nostra c'è piena fiducia nella magistratura giudicante, che potrà finalmente porre fine alla vicenda in base alla verità dei fatti, che escludono completamente qualsiasi responsabilità di Michele Torpedine». La prima udienza è stata fissata il prossimo 22 gennaio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico