“In una foresta di_segni” nell’Aulateatro con gli allievi della Scuola di scenografia di Urbino

Un momento dello spettacolo
URBINO - Torna in scena, per Platea delle Marche in festa, la Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, con lo spettacolo “In una foresta...

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URBINO - Torna in scena, per Platea delle Marche in festa, la Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, con lo spettacolo “In una foresta  di_segni”, in programma nell’Aulateatro, oggi e domani alle ore 20. Le suggestioni di questo nuovo progetto, coordinato da Francesco Calcagnini e Andrea Comotti, che ha coinvolto una ventina di studenti di diverse classi divisi in 5 gruppi, sono partite dalla visione del film “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders, che «ha fatto nascere in noi l’esigenza di soffermarci su pensieri che abitano le città, con l’intento di ridefinire i confini delle stesse in assenza di coordinate spazio temporali - raccontano gli studenti -. Il flusso di immagini che si muove nella mente di ogni uomo è il meccanismo che determina la nascita del pensiero, attraverso il quale le esigenze dell’uomo prendono forma». I 5 gruppi, mossi da necessità e gusti differenti, hanno progettato un totale di diciotto isolati, partendo da spunti letterari, artistici, scientifici di qualsiasi tipo, ispirati anche agli scritti di Borges e di Calvino, a cui sono stati affiancate le visioni di Ledoux, le opere di Maria Lai, di Burri, le fotografie di Bogolépov. Pensieri diversi che hanno preso una forma imprevedibile. La caratteristica che unisce spettacoli, sempre differenti, realizzati dalla Scuola di scenografia è l’Aulateatro. Non è uno spazio neutro e nemmeno imparziale: è un perimetro scomodo, bellissimo e amorevolmente complicato. Le immagini della produzione degli spettacoli si assomigliano a se stesse: cambiano i volti degli studenti che interpretano gli specifici dell’artigianato teatrale nella loro prima volta, ripetendo gesti e ri-occupando gli spazi in un flusso perpetuo che impagina lavori differenti. 


Una nuova sfida per la prestigiosa Scuola di scenografia: «È una consueta abitudine fare i nostri spettacoli dentro l’aula di scenografia: quest’anno abbiamo progettato uno spettacolo sul tema delle città. - racconta Calcagnini - In fondo le città sono diventante quella cosa silenziosa che ci ha circondato. È come se fossero state atrofizzate nel loro funzionamento e improvvisamente su questo argomento c’erano tante cose da dire. Lo spettacolo si snoda nella nostra aula ed è stato importante ripulirla come se avessimo voglia anche di presentarci puliti: ne abbiamo cura ed è un po’ casa nostra». L’ingresso è gratuito, posti limitati con prenotazione obbligatoria al 3469474417.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico