Il trucco maschile inizia a spopolare: sono sempre più frequenti i casi di make-up pensato e prodotto appositamente per gli uomini. Lo dimostrano chiaramente gli...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Come spiega l'Independent, l'azienda britannica John Lewis ha lanciato da poco una linea di trucchi ideata esclusivamente per gli uomini. Un segno, questo, di una possibile, nuova frontiera mainstream. Il trucco maschile, d'altronde, non è certo quella che molti potrebbero considerare una 'aberrazione moderna': già nell'antichità, infatti, in diverse zone del mondo gli uomini erano soliti truccarsi. Si pensi, ad esempio, alle popolazioni asiatiche del III millennio avanti Cristo, ma anche ad un condottiero come Alessandro Magno, che si truccava sempre prima di andare in battaglia. Anche i Britanni, ai tempi della guerra contro i Romani, erano soliti coprirsi il viso con unguenti di colore blu.
Il trucco maschile, quindi, non è certo una novità di questi ultimi anni. In parte, era già stato ampiamente sdoganato nel secolo scorso, grazie a stelle del pop e del rock come Prince, David Bowie e Boy George, ma anche band metal e punk. Quella moda, però, era rimasta circoscritta a determinati ambienti, specialmente tra i fan di queste leggende della musica, e non aveva mai attecchito a livello generale. Qualcosa, negli ultimi anni, è però cambiato e lo dimostra, ad esempio, la copertina di Love Magazine con un David Beckham pesantemente truccato. Un uomo eterosessuale, sposato e con figli, ma soprattutto un simbolo di virilità e fascino maschile nonostante l'attenzione maniacale che l'ex calciatore ha sempre avuto per il proprio aspetto, sembra aver sdoganato un po' tutto. E forse è anche per questo che John Lewis ha deciso di vendere i prodotti di War Paint, azienda di make-up riservato al pubblico maschile. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico