ROMA - Una parole nuova: Datavate. Un’immagine mai vista: l’abbraccio tra due papi. Un dato poco esaltante, ma non del tutto inatteso: l’Italia esclusa dagli...
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Ma il 2013 è stato soprattutto l’anno dell’instabilità globale: in un mondo sempre più globalizzato e fluido si sfaldano le strutture tradizionali di organizzazione del consenso, i partiti cedono il posto a movimenti tanto fragorosi ma molto spesso effimeri, istituzioni e leadership perdono influenza. Il potere, economico e politico, si conquista abbastanza facilmente, ma ancor più facilmente si perde, ed è sempre più difficile da conservare e gestire. Dopo la sua trionfale rielezione, il presidente americano Barack Obama è alle prese con un sistema sempre sull’orlo della paralisi, tra veti repubblicani e ostruzionismi del Tea Party. In Francia l’astro nascente di Hollande precipita in meno di un anno ai minimi storici della popolarità. La stessa vittoria di Angela Merkel in Germania è offuscata dal tracollo del suo più fedele alleato, il partito liberale. In Egitto un presidente democraticamente eletto è stato rovesciato dopo pochi mesi da un golpe militare con il sostegno di quella stessa piazza che solo due anni prima aveva animato la “primavera” anti-Mubarak. A livello di “governance” planetaria, non si riesce a raggiungere un accordo sulle grandi questioni, dall’ambiente alle migrazioni e ai diritti umani, e la crisi siriana mette drammaticamente a nudo il tramonto del ruolo dell’America come “sceriffo del mondo”.
Il Libro dell’anno 2013 della Treccani non ha l’ambizione di fornire un catalogo esaustivo del presente né una carta di navigazione per il futuro. Cerca solo di individuare dei percorsi, delle tendenze nel magma confuso degli eventi, con l’aiuto di una qualificata squadra di esperti tra cui il premio Nobel per la pace Muhammad Yunus, il medico e scienziato Umberto Veronesi, il direttore de La Stampa Mario Calabresi, gli scrittori Paolo Giordano, Melania G. Mazzucco e Walter Siti, e molti altri tra giornalisti, politologi, economisti, sociologi, storici, giuristi, fisici e biologi. Insieme a loro, dopo la registrazione e la presentazione dei principali fatti accaduti nel corso del 2013, si è cercato di approfondire temi tra cui il futuro dei giornali di carta, i musei d ella scienza dopo il rogo di Bagnoli, le riforme istituzionali, l’unione bancaria, le fabbriche della morte in Bangladesh, il rischio meteoriti, il record dei gas serra, i vantaggi della dieta vegetariana, lo scandalo della carne equina, la polemica sul metodo Stamina. Ma anche il successo di Ruzzle, il miracolo del calcio tedesco, la nostalgia degli anni Venti nel cinema e nella moda, la mania dell’autoscatto con il telefonino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico