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«Una bella avventura». Luca Vagnoni, originario di Cupramarittima e fermano d’adozione, definisce così l’esperienza che sta facendo nella scuola “La Factory” di Gabriele Cirilli. Nel mentre è pronto, con la sua compagnia Rattattù, a portare in scena “Nostalgia. Omaggio ai grandi classici Disney”, il prossimo venerdì 23 dicembre alle ore 21 al teatro di Porto San Giorgio.
L’omaggio
Vagnoni, che ha scritto la sceneggiatura, cura la regia e sarà egli stesso sul palco insieme agli altri attori, racconta che lo spettacolo «nasce dal periodo difficile che abbiamo attraversato, e che viviamo ancora. L’abbiamo pensato creandolo non solo per i bambini o per gli adulti, ma per tutti. Volevamo qualcosa di originale, però, non di già visto, non qualcosa che riprendesse le colonne sonore e basta. Abbiamo quindi creato questa storia che farà rivivere musiche e personaggi, e parleremo di tanti temi, come amore e amicizia».
La scuola
Mentre racconta quello che fa, Luca Vagnoni trasmette implicitamente la passione per il lavoro attoriale e di regia. Una passione che nei mesi scorsi lo ha portato ad essere ammesso alla neonata scuola di Gabriele Cirilli. «Ho visto – racconta - che Cirilli annunciava l’apertura di questa sua scuola di alta formazione nelle discipline dello spettacolo. Ho mandato il richiesto video-provino di un minuto e sono stato scelto, insieme ad altri 29, tra 700 persone di tutte le età e di tutta Italia. È iniziata una splendida avventura». Cirilli è affiancato da tanti altri artisti, tra cui Silvia Mezzanotte per il canto, Matilde Brandi per il movimento del corpo, poi ci sono dizione è tante altre discipline. Non solo comicità. «C’è recitazione – racconta – con Cirilli e Walter Lupo, che fu diretto da Proietti. Cirilli ci insegna, ma siamo già al lavoro per un nuovo spettacolo, ci porterà in giro per l’Italia, perché vuole che impariamo, ma anche che lavoriamo». Una bella opportunità, per lui, che arriva dalla provincia. «Mi è capitata una buona occasione – dice –. Di certo partire dalla provincia non è facile, è più complicato. Ma se si ha talento, prima o poi si può riuscire ad arrivare. Basta crederci davvero, lavorare con impegno e ostinazione, e imboccare la strada. Mi sento di dire che bisogna sempre crederci e lottare se si ha qualcosa da raccontare». Lui per ora racconta di un gruppo di trenta persone, di diversa età, di tutta Italia, che studiano recitazione e poi si vedranno le inclinazioni di ciascuno. «Spero, è questo il mio augurio per il nuovo anno – chiude Vagnoni – che il pubblico possa tornare a teatro, sempre di più, che quindi si riappropri dei suoi spazi, anche nei cinema, ma soprattutto nei teatri, noi artisti siamo qui per donare emozioni alla gente, e per noi il pubblico è essenziale».
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