Ambra e il futuro creativo. La grafica sangiorgese Rubicini ha vinto un concorso di idee internazionale

Ambra Rubicini ha vinto un concorso di idee internazionale
PORTO SAN GIORGIO - A ventiquattro anni ha già le idee chiare: ama l’arte e pian piano si è dedicata al settore della grafica. La sangiorgese Ambra Rubicini ha...

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PORTO SAN GIORGIO - A ventiquattro anni ha già le idee chiare: ama l’arte e pian piano si è dedicata al settore della grafica. La sangiorgese Ambra Rubicini ha vinto il concorso di idee per la creazione del logo di candidatura di Saluzzo e Terre del Monviso a capitale della cultura 2024. Un concorso per under 28, con partecipanti di 5 diverse nazionalità. 

 

Ambra, si aspettava di vincere?
«Onestamente no. Una volta terminato, il lavoro mi rendeva soddisfatta. Ero convinta di quello che avevo realizzato, ma non pensavo che alla fine avrei vinto. Soprattutto anche quando sono venuta a sapere che arrivavano molte candidature, sono state 158 quelle totali».


Era il primo concorso?
«Amo l’arte, in passato ne ho fatto uno di fotografia, questo però era molto più in grande. Sono laureata da poco, ma dall’Università ancora ricevo le email informative di iniziative come questa. Tra le tante c’era questo bando e ho voluto provare».


Un logo che riprende la montagna.
«Lo scopo era partire dall’ambiente del luogo, ovvero la montagna. Rispecchiare il territorio innanzitutto considerando qui la vetta come simbolo di ottimismo e forza per superare i momenti di difficoltà. Volevo un segno che desse un messaggio di inclusione per i giovani, cui viene data importanza, per guardare comunque oltre, verso il futuro. Anche i colori si rifanno all’idea di valorizzare i giovani: non i classici della natura, ma colori astratti e brillanti».

 


Chi o cosa ha portato l’arte nella sua vita?
«Mia nonna, diciamo che sono cresciuta con le matite colorate in mano, ho vissuto l’arte sin da piccola».


Come?
«Mia nonna era insegnante di disegno, e spesso trascorrevo del tempo con lei. Quando avevo uno o due anni mi piaceva disegnare, colorare, poi crescendo ho iniziato a copiare disegni. Molti mi dicevano che avevo un gran talento anche a riprodurre i fumetti. Poi è arrivato il pieno della crisi economica, e in quel periodo dovevo scegliere che scuola frequentare. Ho fatto ragioneria, è stata una sorta di “copri spalle” per il futuro. Dopo il diploma però ho seguito l’istinto e mi sono iscritta all’Accademia delle Belle Arti. È stato proprio in questo periodo che mi sono appassionata all’arte, sono una creativa». 


Cosa c’è nel suo futuro?
«Penso di voler lavorare in uno studio di comunicazione, per arricchire anche il mio bagaglio culturale. Mi prenderò del tempo e al momento non so cosa mi riserverà il futuro. Per ora non escludo proprio nulla».


Parteciperà ad altri concorsi?
«Per ora no. Per il momento sono in stand by, ma non escludo nulla, come dicevo. Butterò, però, sicuramente un occhio a quelli che ci dovessero essere».


Si dedicherà ad altre forme d’arte?

«No. Cambiare proprio no. Semmai integrerò la fotografia nel lavoro grafico». 

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Corriere Adriatico