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Simone Cristicchi prosegue il suo cammino artistico all’insegna della contaminazione tra musica, teatro e poesia, portando in tour uno spettacolo dal forte impatto emotivo. Questa sera il cantautore si esibirà nell’ambito del festival Pergolesi Spontini di Jesi, portando sul palco lo spettacolo “Dalle Tenebre alla Luce– Summer Tour 2025”. L’evento di questa sera arriva qualche giorno dopo un piccolo problema di salute (una paralisi di Bell, una momentanea paresi facciale, condizione che provoca debolezza o blocco improvviso dei muscoli di un lato del viso), ma per fortuna in via di risoluzione. «Sto molto meglio – spiega il cantautore – sto migliorando e sto continuando il tour riuscendo, per così dire, a portare a casa il risultato».
La carriera
Nonostante questa difficoltà nel concerto di questa sera in piazza Federico II (e in caso di maltempo al teatro Pergolesi, ore 21) Cristicchi racconterà una carriera lunga ed articolata. «Dal punto di vista artistico ho vissuto più di una vita – spiega – è stato tutto molto intenso con grandi scoperte e sfide. Ho sempre cercato di alzare l’asticella, imparando ed evolvermi. Una vita che mi ha portato anche nel teatro, che è isola felice, ma con l’ultimo album Dalle Tenebre alla Luce voglio rimarcare che nasco come cantatore. Il concerto raccoglierà tutte le mie anime, un caleidoscopio di creatività».
Vita dedicata all’importanza delle parole e dei temi trattati, come nell’ultima canzone presentata a Sanremo 2025, Quando sarai piccola. «Quando scrivi una storia, e canti di un argomento, capisci che tocchi delle corde profonde di chi vive quella stessa condizione. Mi aspettavo una risposta del genere, perché è un tema universale. Una carezza per chi affronta gli schiaffi della vita e si trova di fronte alle violenze legate alle difficoltà vissute da un genitore fragile. È un dolore muto, ma è una canzone che dà voce a chi si trova in questa condizione». L’invito di Cristicchi è quello di “prendersi per mano”, per condividere strade. «Tutto quello che ho fatto – ancora Cristicchi – l’ho fatto proprio con l’obiettivo della condivisione e questo concerto è un dialogo continuo con il pubblico. Mi sono sempre sentito libero, non mi sono mai sentito catalogabile, e questa mia libertà non la baratterei mai. Proprio per rimarcare questo proposito, i miei idoli attuali sono San Francesco e Giordano Bruno, due maestri».
La collaborazione
A impreziosire la serata sarà la collaborazione con lo Gnu Quartet, ensemble dal timbro raffinato che, in commistione con la storica band di Cristicchi, darà vita ad un incontro tra la delicatezza della musica da camera e l’energia del rock d’autore, un equilibrio perfetto tra eleganza e sperimentazione. «Il concerto sarà diviso in tre stanze – conclude – una dedicata al materiale recente, una più “popolare” con canzoni riarrangiate e poi canzoni legate ai temi di vita, spiritualità e filosofia. Un percorso in punta di piedi, dove il pubblico entrerà con me in queste stanze per andare oltre e spingersi verso “il mondo dell’invisibile”».
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Corriere Adriatico