Il jazz degli Ars Supernova: il trio al primo disco intitolato “Newstalgia”

Il jazz degli Ars Supernova: il trio al primo disco intitolato “Newstalgia”
Il jazz e tutti musicisti che “costruiscono” questo mondo non finiscono mai di sorprendere: nasce il progetto Ars Supernova. Il trio, formato da Daniele Patton alla...

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Il jazz e tutti musicisti che “costruiscono” questo mondo non finiscono mai di sorprendere: nasce il progetto Ars Supernova. Il trio, formato da Daniele Patton alla batteria, da Filippo Cassanelli al contrabbasso e dal marchigiano (nativo di Castelfidardo) Thomas Lasca alla chitarra ha da poco reso disponibile online (tramite Nugo) il suo primo disco intitolato “Newstalgia”.

 

La rivoluzione musicale

Il nome del trio fa riferimento alla rivoluzione musicale avvenuta intorno al 1300 sotto il nome di ars nova, la quale si contrapponeva alla precedente ars antiqua per un insieme di innovazioni stilistiche e di notazione musicale e perciò l’obiettivo artistico del trio è quello di tradurre materiali musicali distanti tra loro dal punto di vista stilistico-culturale in un unico sound ben distinto, caratterizzato da un’attenta ricerca sonora, espressiva e improvvisativa. «Il progetto è nato ad inizio 2022 quando io e il batterista Daniele Patton ci siamo incontrati durante una residenza artistica in Veneto – spiega il chitarrista del trio, il marchigiano Thomas Lasca – da subito è nata una buona intesa musicale e così ha espresso la voglia di poter creare un trio con un repertorio variegato. Io ho poi contattato il contrabbassista Filippo Cassanelli, che già conoscevo, e da lì abbiamo iniziato tutto il processo creativo».

Il carattere intimistico

All’interno di questo primo lavoro discografico del trio si alternano momenti dal carattere intimistico quali “These” Days della cantante tedesca Nico (famosa per le sue collaborazioni con i Velvet Underground), “Explorations” (tratto dalla colonna sonora del film d’animazione “Coraline” del 2009), “Video Games” della celebre cantante pop americana Lana Del Rey. Ci sono poi momenti propriamente jazz come l’energia sprigionata dalla “Lorraine” dell’immortale Ornette Coleman prima di ritornare su binari imprevisti come raccontato nelle canzoni “Utopia Pt.1 - Pt.2”, ispirate alla musica dell’omonima serie tv del 2013. I riferimenti al mondo televisivo e cinematografico sono presenti anche in “Aguirre”, la traccia d’apertura del disco, che vede il trio cimentarsi in un arrangiamento di una melodia tratta dal film “Aguirre, furore di Dio” di Herzog (1972) ed infine con i due brani “I Am The Antichrist To You” e “For The Damaged Coda” il trio vuole omaggiare la serie animata Rick and Morty.

Il percorso

Per arrivare al risultato finale il percorso è stato breve ma deciso: dopo una sola prova a Bologna il trio si è trasferito presso gli Snap Studio di Vigo Meano (base operativa del batterista Patton) per registrare in tre giorni tutto il disco. «Il risultato di quelle sessioni è molto fresco e istintivo – conclude Lasca – anche se c’è stata qualche canzone da riarrangiare. La canzone “Aguirre” trae ispirazione dal film omonimo di Werner Herzog e dalla melodia eseguita con un flauto di pan. Ho cercato di dargli una nuova veste». Dopo il mix, sempre negli Snap Studio, il master è stato eseguito da Edoardo Marani ai SoundPuzzle Studio di Recanati.

 

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Corriere Adriatico