Macerata, all'Arena Sferisterio con Goran Bregovic ed Ezio Bosso

Ezio Bosso
MACERATA - Non solo lirica allo Sferisterio in questa estate. Come ogni anno, il cartellone dell’arena prevede anche eventi musicali inquadrati per quest’anno...

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MACERATA - Non solo lirica allo Sferisterio in questa estate. Come ogni anno, il cartellone dell’arena prevede anche eventi musicali inquadrati per quest’anno all’interno del Festival Off.


A dimostrazione di come attraverso l’opera lirica si possa abbracciare ogni genere di musica, sarà infatti presente il pop con i due grandi concerti inseriti nel cartellone del Macerata Opera Festival. Il primo il 24 luglio con Goran Bregovic and his wedding & funeral orchestra, realizzato in collaborazione con Adriatico Mediterraneo. «A Bregovic, che sarà ospite a Macerata durante la sua tournée – hanno riferito gli organizzatori – non può non andare il merito di averci fatto scoprire l’altra faccia della musica mediterranea».

Quindi, il 14 agosto, sulla scia dello strepitoso successo di Sanremo con The 12th room tour sarà il talento di Ezio Bosso ad incantare per la prima volta la platea maceratese. Il titolo del tour è lo stesso del concept album composto da due cd: uno con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza. Nato a Torino, Bosso ha studiato Composizione e direzione d’orchestra all’Accademia di Vienna arrivando a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali. Ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema, per il teatro e la danza fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei. Dal 2011 Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo «amico» Steinway & Son della collezione Bussotti-Fabbrini, preparato sulle specifiche del Maestro da Piero Azzola, e utilizza uno sgabello versatile e di supporto, chiamato «12» e nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi di Diverse Righe Studio.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico