Violini, Giorgi e Catà in streaming, un super trittico sul palco da luoghi meravigliosi delle Marche

Luca Violini
SERVIGLIANO - Parola d’ordine “Made in Marche” per una mini rassegna gratuita di teatro in streaming, organizzata dall’Amat con il sostegno di Regione...

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SERVIGLIANO - Parola d’ordine “Made in Marche” per una mini rassegna gratuita di teatro in streaming, organizzata dall’Amat con il sostegno di Regione e Comuni coinvolti: Luca Violini, Paola Giorgi e Cesare Catà sono «artisti marchigiani di nota fama» commenta l’assessora regionale Giorgia Latini. Rispettivamente online, sulla piattaforma Amat www.marcheinscena.it, il 7, 8, 11 marzo, da Servigliano, Santa Vittoria in Matenano, e Macerata, sempre alle 21,15.

 

 


La speranza «è di poter tornare, il 27, a fare teatro in presenza, sempre se sarà possibile e se il colore della nostra regione sarà giallo» dice il direttore dell’Amat Gilberto Santini che aggiunge: «Nel frattempo il pubblico gradisce questa forma online di teatro». Si parte dal Fermano, il 7 marzo, dalla Casa della Memoria che il sindaco serviglianese, Marco Rotoni, ricorda essere «luogo e associazione dediti all’approfondimento storico sulla Shoah». La sede è nella stazione della vecchia ferrovia, a due passi dal campo di prigionia oggi divenuto luogo della memoria, visitato, anni fa, anche dalla senatrice a vita Liliana Segre, e destinato presto a divenire monumento nazionale. Dentro si respira ancora il dolore di chi c’era e Luca Violini, con il suo “Destinatario sconosciuto” farà memoria, presentando al pubblico non uno spettacolo che fa divertire, ma una lettura che farà riflettere. «Quando ho registrato questa rappresentazione ho immaginato come vivevano quelli che c’erano dentro e tutto il male che c’era» osserva Violini, che invita a «non dimenticare e a continuare a parlarne anche con gli spettatori». Possibilmente, presto, live, ma non dipende dagli artisti. L’online va, ma meglio in platea, e questo è valido soprattutto per Paola Giorgi, che lo streaming non lo gradisce.  Alla fine però anche lei ha ceduto: a gennaio ha calcato il palco del piccolo teatro di Santa Vittoria in Matenano, da cui era previsto live per la rassegna “Storie”, coordinata da Manu Latini. Ha ripreso il suo “D, la principessa Diana e la palpebra di Dio”, online lunedì 8 marzo. Un personaggio, una donna, «che mi hanno affascinato – osserva la Giorgi – Diana Spencer, e ci saranno pure i personaggi di Carlo e di Elisabetta II che parlerà con una voce che interagirà con i classici Euripide, Sofocle e Ovidio». Il testo è un’estrapolazione di Cesare Catà, che è indirettamente protagonista di questa serata, ma attivamente il prossimo 11 marzo per l’ultimo dei tre appuntamenti dedicati alla rassegna degli scrittori nei luoghi storico-artistici di Macerata. «Era necessario fare qualcosa e dimostrare che il teatro è vivo» dice Katiuscia Cassetta assessora alla Cultura del Comune di Macerata, nel cui palazzo è stata registrata la lezione spettacolo dedicata a Pier Paolo Pasolini, che, dice Catà, «verrà rappresentato con una contrapposizione del personaggio con la realtà, anche qui per far riflettere». Aspettando il ritorno del teatro dal vivo.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico