Ventimilarighesottoimari in Giallo con Morchio, Crouzet-Pavan e Maire Vigueur

Elisabeth Crouzet-Pavan
SENIGALLIA - Si avvia verso la conclusione l’ottava edizione di Ventimilarighesottoimari in Giallo. Martedì 25 agosto, la penultima giornata del Festival...

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SENIGALLIA - Si avvia verso la conclusione l’ottava edizione di Ventimilarighesottoimari in Giallo. Martedì 25 agosto, la penultima giornata del Festival inizierà alle ore 19 ai Giardini della Scuola Pascoli con la presentazione del libro “Dove crollano i sogni all’ombra del ponte di Genova” di Bruno Morchio. Dalla periferia della Certosa il mare non si vede. Lì la gente tira a campare tra i capannoni dismessi della vecchia Genova operaia che ora non c’è più, all’ombra del grande ponte autostradale su cui s’infrange ogni occasione di riscatto. A Certosa non c’è nessun posto al sole per la diciassettenne Blondi. L’esistenza della ragazza è tutta lì, inchiodata all’asfalto, tra le panchine dei giardinetti e il bar di Carmine, ritrovo degli ultras della Sampdoria, a bere e fumare con improbabili amici. Blondi ha un sogno: vuole fuggire in Costa Rica per ricominciare. Morchio riporta il noir nei sobborghi del Nord Italia, nelle strade dannate di quel Sud del Nord di cui Genova è la capitale. L’autore converserà la giornalista Giorgia Olivieri.

Alle ore 21,30, in piazza Garibaldi, si terrà invece l’incontro con Elisabeth Crouzet-Pavan e Jean-Claude Maire Vigueur, che arriveranno a Senigallia per presentare il loro libro “Decapitate - Tre donne nell’Italia del Rinascimento”. Tra il 1391 e il 1425 tre donne, spose di alcuni fra i più importanti signori dell’Italia del Rinascimento, sono decapitate per ordine dei loro mariti con l’accusa di adulterio. Eppure nessuna donna infedele subiva allora un tale castigo. La loro colpa fu soprattutto quella di aver preso parte alle grandi innovazioni culturali e politiche del loro tempo e condannandole a morte i mariti riaffermarono simbolicamente il loro potere di principi. Crouzet-Pavan e Vigueur si occupano di questo enigma storico con un’inchiesta appassionante sui costumi e sull’autorità signorile nel Rinascimento che è anche un contributo eccezionale alla storia delle donne. Con loro converserà la giornalista del Tgr Marche Barbara Marini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico