Torna Demanio Marittimo.Km-278, la notte sulla spiaggia con storie, idee, progetti dei protagonisti delle arti, dell’architettura, del design

Demanio Marittimo edizione 2020
SENIGALLIA - Ritorna, dopo l’edizione di testimonianza dell’estate 2020, Demanio Marittimo.Km-278, la notte sulla spiaggia, dalle 6 di stasera alle 6 di sabato...

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SENIGALLIA - Ritorna, dopo l’edizione di testimonianza dell’estate 2020, Demanio Marittimo.Km-278, la notte sulla spiaggia, dalle 6 di stasera alle 6 di sabato mattina, dedicata a ospitare storie, idee, progetti dei protagonisti delle arti, dell’architettura, del design.

 

L’undicesima edizione ha un titolo emblematico - En plein air - una citazione che rimanda alla dimensione reale, simbolica e progettuale dello stare fuori e dello stare insieme. Resta l’invito al pubblico a compiere un viaggio di 12 ore attorno alla cultura e alla progettazione contemporanea, e alla loro capacità, ora più che mai necessaria, di connettersi con i territori, le loro comunità e i loro orizzonti.
La manifestazione, a cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra è promossa dalla rivista MAPPE, Gagliardini Editore, dall’Associazione Demanio Marittimo.Km-278, con la collaborazione del Maxxi, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, del Comune di Senigallia, della Regione Marche, e di una consolidata rete di imprese, istituzioni e associazioni culturali nazionali e internazionali. Il centro della scena e dell’elaborazione rimane il tratto di spiaggia davanti alla Madonnina del Pescatore, a Marzocca di Senigallia, che ogni anno si trasforma grazie un allestimento frutto del concorso come sempre rivolto agli studenti di architettura, e che quest’anno ha premiato il progetto di Sara De March, Marta Possiedi, Martina Dussin ed Elisabetta Bortolotto del corso di laurea magistrale Architettura e Innovazione dell’Università Iuav di Venezia: una selva, dentro la quale fare comunità, dichiarando la necessità di un nuovo patto tra il costruito e il naturale. Sui due palchi in riva al mare si alterneranno diversi capitoli di un racconto che mette in relazione eredità del passato e proiezioni verso il futuro, attinge storie dal territorio per aprirsi all’altra sponda adriatica e ad altri territori, per affrontare domande, sfide, riflessioni comuni.


L’attenzione alla cultura dell’Europa orientale avrà voci diverse – quella della mostra del MaxxI – con lo sguardo all’altra sponda adriatica con “Più grande di me. Voci eroiche dalla ex Jugoslavia”, a cura di Zdenka Badovinac e Giulia Ferracci, e quella del fronte albanese con la partecipazione di Ajola Xoxa – founder con Driant Zeneli della piattaforma dedicata all’arte contemporanea harabel.com.al. Nuove narrazioni sono anche quelle del Maxxi L’Aquila e della mostra “Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno”, nel racconto di Bartolomeo Pietromarchi e Margherita Guccione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico