Il senigalliese Alberto Bartozzi a “La pupa e il secchione e viceversa” su Italia1

Il senigalliese Alberto Bartozzi
SENIGALLIA - C’è anche il senigalliese Alberto Bartozzi protagonista de “La pupa e il secchione e viceversa”, il programma, giunto alla seconda...

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SENIGALLIA - C’è anche il senigalliese Alberto Bartozzi protagonista de “La pupa e il secchione e viceversa”, il programma, giunto alla seconda edizione, che andrà in onda in prima serata tutti i giovedì (per sei settimane)  su Italia1 a partire dal 21 gennaio. Il 29enne ha fondato il blog Logica test e organizza corsi di logica in tutto il Paese. In città e non solo è molto conosciuto per essere stato il segretario provinciale dei giovani democratici del Pd. 

 

 
Ecco come si presenta nel suo blog. «Mi chiamo Alberto Bartozzi non sono un medico e non studio Medicina anche se ho superato il test d’ammissione sia nel 2014 che nel 2015, rinunciando poi già dai primi scorrimenti. Il mio punteggio non è mai stato “strabiliante” ma sono sempre stato nel limbo di quelli che aspettano con gli scorrimenti. La ragione di tutto questo è semplice: ho sempre fatto molti punti in logica e pochissimi nelle materie scientifiche». Di se stesso racconta: «Sono allergico a sistemi, funzioni e a tutta la matematica complessa: odio quando le lettere si mischiano ai numeri. Un po’ per caso ho inventato un metodo dove tutto si riconduce a operazioni semplici. Certo poi serve qualche ragionamento in più ma non è forse per questo che si chiama logica?». 
Nella giovane vita di Alberto Bartozzi c’è stata anche una parentesi da giornalista prima di dedicarsi completamente alla logica. Ragionando trova sempre la risposta. «Quello che faccio è tutto il contrario del sistema scolastico – racconta nel suo blog - in particolare di quello italiano, dove per imparare devi necessariamente stare sei ore al giorno in una stanza con altre 30 persone e poi di nuovo da solo tornato a casa. Diciamo che nel mio modo di vedere la scuola è in bianco e nero mentre io vorrei un sistema di apprendimento a colori. Come avrete intuito non amavo molto la scuola e non la rimpiango, per niente».

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Corriere Adriatico