A Sarnano concluse le riprese di “Terzo Tempo”, una pellicola sulla partita di calcio del 1944 tra soldati tedeschi e civili

Le riprese nel centro storico di Sarnano
SARNANO - Si sono appena concluse le riprese di “Terzo Tempo”, il primo cortometraggio di fiction del regista marchigiano Stefano Monti, uno dei fondatori del...

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SARNANO - Si sono appena concluse le riprese di “Terzo Tempo”, il primo cortometraggio di fiction del regista marchigiano Stefano Monti, uno dei fondatori del collettivo Lunastorta Produzioni, insieme a Fabio Michettoni e Stefano Merlini. Il corto, prodotto da YUK! Film di Damiano Giacomelli, ha visto la partecipazione di una troupe e un cast a prevalenza marchigiana, oltre ad attori di fama nazionale come Jacopo Olmo Antinori (“Io e Te”, “I nostri ragazzi”), Aglaia Mora (“Il Commissario Montalbano”, “Don Matteo”) e Saverio Marconi (“Padre padrone”). Il progetto ha avuto origine quando il regista Stefano Monti si è imbattuto nella ricostruzione storica di una vicenda avvenuta a Sarnano nel 1944: una partita di calcio tra militari e civili, imposta dalle truppe naziste e arbitrata da Mario Maurelli , futuro arbitro di serie A.

 
«Quello che mi ha colpito non è stata la partita in sé, sulla cui ricostruzione esistono diversi lavori molto accurati, quanto il suo risvolto umano», racconta il regista Monti. «Questa vicenda mi ha ispirato una riflessione sul ruolo dell’arbitro, quella figura super partes che in guerra non esiste. Così è nato il protagonista, Michele, un personaggio che tenta utopicamente di essere un arbitro anche nella vita, un uomo che non si schiera non per paura, ma per l’idealistica convinzione di poter proteggere la sua realtà dalla violenza della guerra. Una convinzione che crolla sotto il peso di una realtà brutale, senza via d’uscita». Il corto, infatti, racconta la storia di Michele e dei suoi amici Giulio e Paolo, prima nell’adolescenza quando si uniscono in un patto di sangue, poi nell’età adulta divisi dalla guerra e infine in vecchiaia alle prese con il proprio vissuto. Le riprese si sono svolte per la maggior parte a Sarnano, con alcune scene girate a San Ginesio e Montefalcone. Alla realizzazione del corto ha contribuito anche il Comune di Sarnano.

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Corriere Adriatico