Irama, treno in corsa a Sanremo. Il giovane artista è un veterano della rassegna, quest’anno ha scelto un mood leggero

Irama presenta un'altra canzone di Dario "Dardust" Faini
ASCOLI - Tra i cinque brani che Dario “Dardust” Faini ha scritto quest’anno per la kermesse sanremese, un ruolo di spicco lo ricopre il pezzo che vedrà in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ASCOLI - Tra i cinque brani che Dario “Dardust” Faini ha scritto quest’anno per la kermesse sanremese, un ruolo di spicco lo ricopre il pezzo che vedrà in gara Irama, l’artista che nonostante la sua giovane età può essere considerato quasi un veterano della manifestazione canora.

 

Il brano con cui l’artista venticinquenne si presenterà alla 71 esima edizione del Festival si intitola “La genesi del tuo colore” e rappresenta la sua terza volta sul palco dell’Ariston. Infatti l’artista, al secolo Filippo Maria Fanti, torna nella Città dei Fiori dopo aver partecipato nella sezione “Nuove Proposte” nel 2016 con il brano “Cosa resterà”e nel 2019, tra i Big, grazie al brano “La ragazza con il cuore di latta”.


Il pronostico
La nuova canzone, che si preannuncia come una delle maggiori candidate alla vittoria finale, è stata concepita cercando di dirottare lo stile di Irama lontano dalle ballate introspettive di cui si è circondato sinora sul palcoscenico festivaliero. D’altronde, lo spirito leggero dell’artista era già stato reso noto negli ultimi tempi attraverso brani scatenati, da “Mediterranea” ad “Arrogante”, che hanno fatto di recente tanto divertire quei ragazzi che, nel 2018, lo avevano già seguito e amato nel talent “Amici di Maria De Filippi”, dove lui è stato trionfatore assoluto. Una vittoria poi replicata l’anno scorso nell’edizione speciale, dedicata alla raccolta fondi della Protezione Civile per l’Emergenza Covid 19. «Vorrei che il pubblico, ascoltandola, avesse la sensazione dell’arrivo di un treno in corsa» ha confidato Irama alla vigilia di questo grande appuntamento televisivo a proposito della sua canzone, che di certo sorprenderà per via di una particolare invenzione musicale creata proprio dal musicista, autore e produttore marchigiano.

Che il talento di Dario “Dardust” Faini da sempre, non sia privo di intuizioni singolari, lo dimostra l’incredibile exploit ottenuto dal clap presente nel pezzo “Soldi”,che portò Mahmood due anni alla vittoria del Festival. E, secondo indiscrezioni di stampa provenienti dalla città dei fiori, un’altra dimostrazione si avrà nella serata conclusiva quando Faini salirà sul palco dell’Ariston, come cantante con i tamburini della Quintana di Ascoli. Ma la nuova partecipazione a Sanremo del cantautore toscano è molto attesa anche per la voglia di cimentarsi in una cover che sorprenderà i suoi fans. Infatti, giovedì sera l’artista si cimenterà in un brano del 1996 intitolato “Cyrano”, tratto dall’album di Francesco Guccini “D’amore, di morte e di altre sciocchezze”. Un personaggio della grande tradizione del cantautorato di cui è da sempre un fan accanito. «Guccini per me è un idolo: per conoscerlo e ringraziarlo sono stato capace di fare una fila di due ore » ha ricordato Irama. 


L’entusiasmo


Della canzone in gara quest’anno Irama parla sempre con enorme entusiasmo, al punto di aver voluto lui stesso scrivere il testo. «Sono orgoglioso di tornare sul palco dell’Ariston con qualcosa che per me, rappresenta un autentico inno alla vita» ha detto l’artista, spiegando che chi partecipa a questo Sanremo abbia la delicata missione di restituire un momento di normalità, di spensieratezza allo spettatore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico