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Puntuale, come ogni anno, anche a Sanremo 2024 c'è spazio per la consueta polemica sulle canzoni “copiate”. E la casa di questa annosa diatriba è diventata, manco a dirlo, il mondo dei social. Su X e TikTok la parola plagio è già una tendenza: nel mirino diversi cantanti, da Annalisa ai The Kolors, da Alfa a Geolier.
Accordi simili, motivetti ripetuti, analogie nei testi fanno drizzare le antenne agli attentissimi utenti del web, che accusano gli artisti in gara a Sanremo di aver copiato le proprie canzoni (o parti di esse) da altri cantanti internazionali. Un fatto che, se dimostrato, comporterebbe la squalifica dalla kermesse musicale.
Annalisa come Kylie Minogue
La canzone "Sinceramente" di Annalisa, ad esempio, a molti ricorda "Can’t Get You Out of My Head" di Kylie Minogue.
Alfa come gli OneRepulic
Molto bersagliato sui social è anche Alfa: la sua "Vai!" per numerosi utenti sarebbe decisamente troppo simile a "Run" degli OneRepublic, a partire dal fischiettio iniziale. Il giro di accordi della canzone, inoltre, riprende quello di un altro grande successo della musica pop come "Wonderwall" degli Oasis. Ma più che di plagio, forse, sarebbe più giusto parlare di contaminazione.
The Kolors come Daniele Silvestri
A proposito di accordi, la chitarra dei The Kolors in "Un ragazzo una ragazza" suona - a detta degli ascoltatori - in maniera molto simile a quella di Daniele Silvestri in "Salirò". Il reef all'inizio del pezzo, in effetti, ripercorre quello del cantautore romano nella canzone portata al successo a Sanremo nel 2002. Ma, anche in questo caso, gli elementi per parlare di plagio non ci sono.
Gli altri (presunti) plagi
Fra le canzoni accusate c'è anche "I p' me tu p' te" di Geolier, che nella parte che precede il ritornello ricorda "Cenere" di Lazza. "Tu no" di Irama è stata invece associata a "Someone you loved" di Lewis Capaldi. Quella dei plagi è una polemica ricorrente, ma nella maggior parte dei casi si stratta di semplici suggestioni, amplificate dalla cassa di risonanza dei social.
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Corriere Adriatico