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Il Festival di Sanremo divide anche chi lo guarda in tv. Nella nostra tribuna personaggi che hanno calcato il palcoscenico dell'Ariston, chi aveva la tv spenta e chi invece preferisce la partita.
ALBA PARIETTI
Un Sanremo coraggioso. Va detto. L’ho visto. È stato fatto il meglio di ciò che si poteva fare in una condizione del genere. Hanno dato tutto. Non riesco a far parte della gente che critica un risultato portato a casa con il massimo degli sforzi e tra mille difficoltà. Il momento più bello? Per me è stato Achille Lauro, straordinario, emozionante. I cantanti? Al momento è Madame quella che mi è piaciuta di più. È brava, ha portato la musica di classe, grande capacità vocale e innovativa.
EMMA D’AQUINO
Mi è piaciuto ho trovato geniale il coinvolgimento delle poltrone. Solo Fiorello poteva farlo. Su i braccioli, giù i braccioli. Qualcun altro avrebbe potuto nascondere quella che è una mancanza, lui invece ha coinvolto la mancanza. Bene l’apertura dal buio alle luci, poi “Grazie dei fior” me la sono gustata tutta. Nostalgia? Sì, nonostante sia passato un anno difficilissimo e quindi lo dico con uno spirito diverso perché mi sembra di essere un’altra persona rispetto all’anno scorso, mi auguro di riprendere la vita che era prima. Tuttavia rivedere le scale ripide mi ha fatto rivivere il brivido. Grande l’orchestra con i musicisti che hanno partecipato come fossero loro il pubblico. Matilda De Angelis? Fresca, pulita, divertente, simpatica. Per niente costruita, trucco pulito e abiti adatti alla sua età. Perfetta.
BARBARA D’URSO
Non l’ho visto. Mi spiace ma non ho proprio acceso la tv. Vediamo se riesco stasera, anche se avrò da festeggiare il mio record stagionale di ascolti di Pomeriggio 5, proprio in sovrapposizione con programmi che parlavano di Sanremo. Che libidine! Una media che supera i 2 milioni di spettatori con oltre il 18% nella prima parte e 2.642.000 spettatori nella seconda parte con il 19,4%.
PIERLUIGI PARDO
Ho visto la partita della Juve, poi ho girato e ho visto qualcosa di Sanremo. Ibra? Chi lo conosce lo ama. Interpreta il ruolo di se stesso, la narrazione del super uomo, giochiamoci su. Autoironico, caricaturale e divertente: i tre aggettivi di Ibra a Sanremo.
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