Il virus trasformato in un pallone bitorzoluto e l'Italia nella selva dei Dpcm, al Lingotto le vignette anti Covid di Simoncini

La presentazione del libro di vignette di Stefano Simoncini al Lingotto di Torino
TORINO - Il virus trasformato in un pallone bitorzoluto, l’Italia dei colori nella selva dei Dpcm, le mascherine in versione Tex Willer e Zorro. È un viaggio...

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TORINO - Il virus trasformato in un pallone bitorzoluto, l’Italia dei colori nella selva dei Dpcm, le mascherine in versione Tex Willer e Zorro. È un viaggio nella pandemia ironico e lucido il volume “Il mio Covid. Vignette sul Corona Virus disegnate in ospedale” di Stefano Simoncini, presentato al Salone del Libro di Torino, nello stand di Regione Marche e Consiglio regionale, in collaborazione con Fondazione Marche Cultura. Edito nella collana dei Quaderni del Consiglio, il libro ricostruisce con 187 disegni tutte le fasi dell’emergenza sanitaria, dalle prime misure restrittive all’arrivo dei vaccini, senza tralasciare richiami pungenti sulla situazione politica ed economica del Paese.

 

 
«Una testimonianza di questi mesi micidiali della mia vita. Ho rischiato più volte di morire, il libro è una sfida al dolore e alla solitudine vissuti in quei giorni», spiega l’autore, che, dopo essere stato tra i primi contagiati nelle Marche, ha trascorso gran parte del 2020 in ospedale, superando il coma farmacologico, tre arresti cardiaci, la terapia intensiva e una lunga riabilitazione. Simoncini, geometra libero professionista, vive e lavora ad Osimo, città di cui è stato anche sindaco. Inventore del calendario del geometra, le sue vignette sono state pubblicate in numerosi giornali e riviste. «Le vignette di Stefano – sottolinea nell’introduzione il presidente del Consiglio regionale Dino Latini – fanno rivivere questi lunghi mesi con ironia e con leggerezza, senza sottovalutare la malattia e il dolore che ha provocato, le difficoltà che migliaia di concittadini e famiglie hanno vissuto. E’ la testimonianza viva di un periodo che resterà nella storia».


Il libro, con la prefazione della dottoressa Gilberta Giacchetti, dedica la prima parte ad una breve rassegna stampa sul ritorno di Simoncini a casa, dopo oltre 8 mesi di ospedale, seguito da giornali e tv locali e nazionali. «Appena ho potuto, ho ricominciato a disegnare. Si può sorridere anche di una tragedia mondiale come la pandemia? - si domanda Simoncini - Credo, senza voler essere irriverente verso chi ha perduto la vita e i familiari, che si possa come per ogni aspetto della vita». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico