RisorgiMarche ci sarà, parola di Giambattista Tofoni e Neri Marcorè

Neri Marcorè e Giambattista Tofoni
ANCONA - La quarta edizione di Risogirmarche si farà. Solo non come eravamo stati abituati a vederla nelle scorse edizioni. Non è un’ipotesi ma una certezza,...

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ANCONA - La quarta edizione di Risogirmarche si farà. Solo non come eravamo stati abituati a vederla nelle scorse edizioni. Non è un’ipotesi ma una certezza, perché l’annuncio l’hanno dato i due creatori dell’evento, Neri Marcorè e Giambattista Tofoni di Tam.


L'annuncio 
«Sì, noi ci siamo. E #RisorgiMarche c'è. Abbiamo atteso (e vi abbiamo fatto attendere), senza però mai smettere di lavorare ad una quarta edizione», l’esordio di un post sulla pagina Facebook ufficiale della manifestazione che in poco meno di mezza giornata è diventato virale. La necessità di Neri Marcorè di parlarne e dunque è arrivata la conferma ufficiale nella tarda serata dello scorso venerdì. «Si tratta solo di un anticipo, di un annuncio – spiega Tofoni – il quadro ancora non è completo. Stiamo lavorando per cercare di trovare il modo per rispettare tutte le norme». Cosa che, oltre alla normativa emanata dopo i fatti di Torino, con la legge anti-Covid è ancora più difficile. «Non potevamo non rimanere vicini ai territori – prosegue – abbiamo ricevuto, nei mesi scorsi, molti messaggi a cui non abbiamo risposto. Non potevamo fino allo scorso mese di maggio». Lo sblocco delle attività culturali e di pubblico spettacolo è arrivato solo il 15 giugno, ma il decreto era stato emanato in precedenza. Tra il Covid e questo Dpcm in mezzo molti festival erano stati annullati, altri si faranno e Risorgimarche è rimasto in stand by, fino alla certezza assoluta della quarta edizione arrivata proprio l’altro ieri.

Vicinanza ai territori

«I sindaci chiedevano di non essere lasciati soli, l’impeto emotivo del pubblico avanzava e non potevamo non organizzarla», prosegue Tofoni che ricorda come però sarà un’edizione 2020 diversa dal solito. Non più migliaia di persone sui prati, perché «gli assembramenti non sono consentiti dalla legge anti Covid, che prevede un massimo di 1000 spettatori, seduti, con ingresso e uscita contingentati e annotazione di chi partecipa». Complicato per Tam? No, perché un’attività simile l’hanno costruita lo scorso anno con i concerti, sempre di RisorgiMarche, fatti nei borghi. «Abbiamo molte idee ma al momento non si possono attuare, stiamo comunque lavorando», precisa il patron di Tam che aggiunge: «Le comunità saranno ancora più al centro dell’evento di quanto non lo siano state prima». È presto per conoscere tutti i dettagli del programma che quest’anno saranno resi noti on the go, il che vuol dire che i nomi si conosceranno in modalità “work in progress”. RisorgiMarche potrebbe già iniziare a metà luglio (per durare fino a fine agosto), ma, chiude Tofoni, «nei prossimi giorni comunicheremo modalità e programmi, con gli artisti presenti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico