PESARO - E' sold out la data di Pesaro all’Adriatic Arena per uno dei mostri sacri della musica leggera italiana: Renato Zero. L’appuntamento è per il 3...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo il grande successo dell’ultimo disco di inediti “Alt” l’artista romano torna oggi con “Arenà – Renato Zero si racconta”, uno speciale cofanetto composto da 2 cd + 1 dvd, contenenti il meglio dei tre grandi concerti-evento all’Arena di Verona dello scorso giugno, arricchito dal brano inedito “Non dimenticarti di me”! Il cofanetto regala quasi tre ore di canzoni, parole e musica, ma soprattutto emozioni e grandi incontri con amici e colleghi, sul palco e dietro le quinte: il racconto in suoni e immagini delle tre date live nella prestigiosa cornice dell’anfiteatro veronese, show che hanno segnato l’atteso ritorno del cantautore italiano, che ha incantato gli oltre 36.000 spettatori con i suoi successi di sempre oltre a presentare, per la prima volta dal vivo, i nuovi brani contenuti nell’album “Alt”, accompagnato sul palco dalla sua band, dall’Orchestra Filarmonica della Franciacorta diretta dal Maestro Renato Serio e dai Neri per caso.
Ospiti dello speciale cofanetto, i colleghi Elisa, Emma e Francesco Renga, per regalare incontri e duetti inediti di profonda emozione, e gli amici e attori Sergio Castellitto e Carlo Giuffrè che, da dietro le quinte dell’Arena, a telecamere accese, hanno permesso a Renato Zero di raccontare se stesso e i suoi mille volti con la loro complicità. Ad impreziosire ulteriormente il tutto, sono presenti anche le incursioni audio degli amici Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello.
Per l’artista «siamo in un momento artistico dove la generosità deve avere la meglio sull’egoismo. Dico di più, ci sono troppi artisti poco conosciuti che meriterebbero più spazio. Mi viene in mente Napoli e l’enorme numero di ragazzi talentuosi che vivono alle pendici del Vesuvio e vorrebbero farsi notare anche al di fuori dei confini campani. Per questo ho deciso di coinvolgere i Neri per caso e Sal Da Vinci. Salvatore è bravissimo».
Certo che dover costruire una scaletta di sole tre ore e scegliere i brani più significativi della carriera del re dei sorcini non è un’impresa semplice. Anzi, «è un’impresa titanica - rilancia il cantautore romano - devo cercare di essere Renato Zero il meno possibile, perché i miei pezzi ormai appartengono alla gente e devo dare al pubblico quello che si aspetta di riascoltare e rivivere. Ci sono canzoni che condensano ciò che ho cantato fino a oggi: “Il Cielo” è una di quelle, ma anche “Nei giardini che nessuno sa”. Custodiscono il significato di un percorso di vista abbastanza lungo».
«Saranno tre ore di concerto - conclude Renato Zero - come al solito. Non posso fare di meno. Per fare entrare più pezzi possibile, canterò un po’ di medley. Non posso trascurare un mio repertorio fatto di canzoni che non si sono mai staccate dalla macchina da scrivere Olivetti di ferro dove le ho scritte. Ogni parola è scolpita, ha un peso, cancellarla sarebbe una vergogna. Devi pensarci bene. Ma rispetto all’Arena cambia tutto: dalla scaletta, che darà più spazio alle canzoni nuove, alla scenografia. Non aveva senso replicare quel concerto dopo le serate su Rai1 e l’uscita del dvd e del doppio cd». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico