RECANATI - Per la prima volta Casa Leopardi apre dal 18 giugno al pubblico i luoghi dell’anima di Giacomo con il nuovo percorso di visita “Ove abitai fanciullo”...
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Un percorso unico, nel rispetto delle recenti norme igienico-sanitarie e di distanziamento sociale, alla scoperta dei luoghi in cui Giacomo è nato e vissuto. Questo emozionante percorso è il naturale compimento di uno sforzo ventennale della Famiglia Leopardi teso ad ampliare la conoscenza della vita e del pensiero del Poeta. «Questo progetto di restauro e di apertura al pubblico degli spazi di Giacomo - ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi - è stato fortemente voluto da mio padre e sono fiera di essere riuscita a portarlo a termine. Per la nostra famiglia è un momento importante e, mi auguro, possa esserlo anche per tutti coloro che hanno Giacomo nel cuore».
«Due secoli - ha aggiunto la contessa - ci separano da Giacomo e dal suo mondo, ma l’attualità del suo pensiero illumina anche lo scenario odierno, offrendoci la cura ai mali di questa epoca: la solidarietà fra uomini. Dobbiamo condividere la forza della cultura. L’emergenza che abbiamo vissuto non può farci dimenticare l’importanza della memoria. I musei sono per eccellenza i luoghi deputati a questo e hanno un senso soltanto se aperti. Proprio per questo, nonostante lo scenario imprevisto, abbiamo voluto onorare l’impegno preso. Oggi siamo pronti a far vivere al pubblico le suggestioni che toccarono l’animo del giovane Leopardi nelle stanze dove ha vissuto e da cui ha tratto ispirazione».
"Ove Abitai Fanciullo" consentirà l’accesso ai saloni di rappresentanza del palazzo, alla galleria con le sue collezioni d’arte, al giardino che ispirò gli immortali versi de Le Ricordanze, al salottino dove i fratelli Leopardi si intrattenevano e alle camere private di Giacomo Leopardi, escluse dall’uso domestico per più di due secoli. Questi sono i luoghi dei ricordi più intimi, dei suoi primi amori e della sua quotidianità. Il percorso conduce a quelle che in casa sono sempre state chiamate “Brecce”. Monaldo fece costruire queste camere fra i due giardini, quello di ponente e quello di levante, per lasciare ai suoi figli ormai adolescenti indipendenza e intimità. Dalla sua camera il Poeta osservava l’amata luna, le vaghe stelle dell’Orsa e ascoltava il canto di Nerina. Il nuovo percorso di visita sarà visitabile dal martedì alla domenica solo su prenotazione al +393392039459. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico