Divano e televisore, binomio inscindibile tra misure e distanze

Un giovane sdraiato sul divano mentre guarda la tv
ANCONA - Il divano non è una banale seduta. È un invito al dolce far niente, alla convivialità, una licenza alla prigrizia, un mobile, insomma, che si...

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ANCONA - Il divano non è una banale seduta. È un invito al dolce far niente, alla convivialità, una licenza alla prigrizia, un mobile, insomma, che si sceglie in funzione del proprio stile di vita e che condiziona la stanza dove sarà inserito. Perché un divano occupa spazio. Di solito si considerano, per la seduta, 90-100 cm, e per un divano 2 posti una lunghezza di 165 cm mentre, per un 4 posti, 250 cm. Non dimenticarsi di calcolare il poggiapiedi rialzabile e ragionare bene con gli angolari e l’isola.

 

Di fatto, per non sbagliare l’acquisto, vale la pena di posizionare sul pavimento la sagoma delle sedute in cartone. In ogni caso, se il divano determina il posizionamento degli altri mobili, condiziona ed è condizionato dal televisore perché è la distanza tra i due che influisce sui pollici dello schermo.
All’alba della tv a colori, la regola era di posizionare il divano a una distanza uguale a quattro volte la diagonale del televisore. Si diceva che troppo vicino nuocesse agli occhi. In realtà, era una questione di definizione. Troppo vicino, si vedevano i pixel dell’immagine e si perdeva la visione d’insieme. Un problema che, con l’HD e la densità dei pixel, non esiste più anche se la regola della distanza rimane importante ma per una visione confortevole e performante e tutto dipende da quello che si vuole vedere. La Smpte, acronimo di Society of motion picture & television engineers, che riunisce tecnici dell’industria televisiva e cinematografica e ha sede negli Stati Uniti, parte dalla visione umana. In pratica, raccomanda che tra il televisore e chi lo guarda ci sia una distanza tale che lo schermo occupi circa 30° del campo visivo orizzontale, se si vedono programmi tv o lo sport. Mentre per film e serie tv, il televisore deve essere più vicino al fine di occupare circa 40° del campo visivo orizzontale per consentire un’ottima immersione nello spettacolo.
Il che significa che se si è comprata la televisione per privilegiare la visione “cinema”, la si dovrà installare ad una distanza che rispetti la regola del 40°. In rete, ovviamente, si trovano le tabelle per il fullHd 1080, per il 4k, sia per chi vuole rispettare la regola del 30° o del 40°, tuttavia esperti affermano che il 33° è la via di mezzo e, per chi vuole fare una verifica rapida, se tv e divano siano alla distanza giusta, basta misurare la diagonale della tv e moltiplicare il valore per 2,3 se si ha una Tv HD o moltiplicare per 1,2 se è Full HD e si otterrà la distanza ideale.


Esiste anche una regola per il posizionamento in altezza. Qui si deve tener conto se si preferisce guardare i programmi da seduti o sdraiati! Comunque, l’altezza giusta è quella che consente agli occhi di guardare la metà dello schermo ma l’ideale è che lo sguardo vada all’altezza del primo terzo. L’importante è non mettere lo schermo troppo basso per non stancare i muscoli della nuca. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico