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La Fondazione Ermanno Casoli annuncia l’artista vincitrice del Premio Ermanno Casoli 2023: l’importante riconoscimento nel campo dell’arte contemporanea in Italia è stato assegnato a Claire Fontaine, artista collettiva fondata a Parigi nel 2004 da Fulvia Carnevale e James Thornhill. Claire Fontaine, da sempre impegnata nelle questioni dell’autorialità, del femminismo e della sovversione dell’immaginario collettivo, rielabora iconografie familiari mettendo in discussione la convenzione della genialità dell’autore e tende a nascondere la continuità tra le opere d’arte contemporanea e la cultura che le precede.
I temi di attualità
«Credo fortemente nella capacità dell’arte di fornire uno sguardo alternativo e originale.
Claire Fontaine è stata invitata a realizzare un’opera per l’headquarter di Elica a Fabriano che, come caratteristico del Premio Ermanno Casoli, sarà il frutto di una residenza da parte degli artisti e di un processo di relazioni e interazioni con le persone che lavorano in azienda. Il momento centrale sarà costituito da un workshop rivolto ad un gruppo di 30 donne che rivestono ruoli manageriali all’interno di Elica. Mercoledì 3 maggio 2023, alle 17.30, presso l’Auditorium di Elica un talk aperto al pubblico dal titolo Lavoro visibile e invisibile. Claire Fontaine, in dialogo con Marilena Pirrelli, giornalista de Il Sole 24 Ore, e Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli. Giovedì 4 maggio si terrà invece il workshop “Lavoro femminile visibile e invisibile”, riservato ad un gruppo di donne che lavorano in Elica, propedeutico alla realizzazione dell’opera.
La realizzazione dell’opera
A partire dal 3 maggio inizieranno i lavori per la realizzazione dell’opera, che sarà inaugurata in autunno nell’headquarter di Elica a Fabriano. «Claire Fontaine ha da sempre unito la riflessione teorica alla pratica artistica e – questo il commento di Marcello Smarrelli, Direttore Artistico della Fondazione Ermanno Casoli - il suo lavoro rappresenta un unicum nel mondo dell’arte contemporanea. Il duo pone l’accento sull’importanza fondamentale della cooperazione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico