Arriva il fenomeno Jacob Collier la nuova stella cresciuta sul web

Jacob Collier
PORTO SANT'ELPIDIO - Il futuro della musica al teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio. Jacob Collier, classe 1994, vincitore ad inizio anno di ben due Grammy Awards...

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PORTO SANT'ELPIDIO - Il futuro della musica al teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio. Jacob Collier, classe 1994, vincitore ad inizio anno di ben due Grammy Awards e talento riconosciuto in tutto il mondo da pubblico e critica, si esibirà domani alle 21,30 nell’ambito della rassegna Tam-Tutta un’Altra Musica. Oltre a cantare in maniera divina, Jacob Collier suona pianoforte, tastiere, chitarra, contrabbasso, basso elettrico, percussioni, batteria. Non è un saltimbanco o un circense. Ha stregato Quincy Jones

Jacob è uno che ha stregato sua maestà Quincy Jones che lo ha definito “genio assoluto” e ha prodotto il suo primo e, finora, unico album intitolato “In my room”. Un lavoro sufficiente per far nascere una stella o un nuovo messìa del jazz come lo ha definito The Guardian. 

La sua carriera è nata sul web. Nel 2011 comincia a postare su You Tube i suoi video, girati in casa, in cui fa tutto da solo e crea montaggi che sottolineano il processo creativo delle sue riletture di Michael Jackson, Stevie Wonder e altri classici e jazz. La democrazia del web fa il resto, con i video che diventano virali e vengono apprezzati anche dai pilastri del jazz mondiale come Herbie Hancock e Pat Metheny. Quando si esibisce dal vivo, grazie all’aiuto del Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, realizza un one-man-show audiovisivo. 
«Siamo orgogliosi di ospitare Jacob all’interno della nostra programmazione - ha sottolineato il direttore artistico di Tam Giambattista Tofoni - in una stagione divenuta complicata a causa dei danni causati dal terremoto a diverse strutture teatrali, ma che ci ha visto ancora una volta protagonisti con eventi di assoluto prestigio e con collaborazioni che hanno confermato la validità della nostra scelta di creare ponti verso altre realtà che fanno cultura e che la promuovono a 360 gradi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico