L’arte di Moneyless colora il Tiramisù, Osimo sale sul podio delle città capitali della street art

Moneyless all’opera nei locali dell’impianto di risalita “Tiramisù” che collega la parte sud di Osimo al centro FOTO AURELIO LALONI /UFFICIO STAMPA
OSIMO - «Questo era un intervento complesso, alcuni si sono tirati indietro, per questo ringrazio Teo Pirisi per averci creduto e aver realizzato quest’opera che...

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OSIMO - «Questo era un intervento complesso, alcuni si sono tirati indietro, per questo ringrazio Teo Pirisi per averci creduto e aver realizzato quest’opera che è un lavoro di filiera creativa e culturale, che avvicina la gente all’arte, la nostra missione». È entusiasta Monica Caputo, che presiede lo studio tecnico PopUp, nel presentare l’ultimo intervento dell’omonimo festival d’arte contemporanea che dal 2019 ha arricchito Osimo, facendola salire sul podio delle città capitali della street art. 

 
Il duplice percorso
Un obiettivo che l’amministrazione comunale ha centrato con un duplice percorso, come ha ricordato ieri l’assessore alla cultura Mauro Pellegrini. «Da un lato – dice - le mostre con la street art portata a Palazzo Campana grazie alle opere di Banksy e Haring e che hanno riscosso grande successo tra i giovani, e poi con l’arte urbana in luoghi simbolo che cambiano volto». Con la steet art un luogo di transito e passaggio diventa spazio di socialità e riflessione. Così sarà per la stazione di valle della funicolare osimana, meglio nota come Tiramisù. Le grigie pareti da circa 400 metri quadrati sono state reinterpretate da Teo Parisi, in arte Moneyless, 41enne milanese cresciuto a Lucca e diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Carrara. «Una delle sue opere è stata appena acquistata dalla Farnesina, tanto per dimostrare il suo valore» ha evidenziato ieri il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, che si è detto onorato di ospitare in città un intervento di Moneyless, che in passato ha realizzato murali a Milano, Miami, Madrid, Melbourne e Atlanta. «Volevamo rendere Osimo città internazionale, tramite la steet art ci stiamo riuscendo» ha detto il sindaco. Al quale dà manforte l’assessore Pellegrini: «L’obiettivo è sprovincializzare le nostre città, Banksy e Haring non devono essere di casa solo nelle metropoli». E lo stesso autore dell’opera presentata ieri nella hall della funicolare, ha precisato: «Questo progetto, che inizialmente mi aveva spaventato, perché non avevo mai interpretato un intero ambiente ma solo una singola parete, lo rivolgo ai giovani, a ragazzi di periferia, perché quelli delle grandi città sono bombardati di occasioni e di messaggi, mentre loro, che vivono in provincia, devono essere aiutati, ispirati, spero che questa opera sia da stimolo, che faccia riflettere». 
Il rigore delle linee


Come spiegato da Monica Caputo l’opera alla hall del Tiramisù oltrepassa i confini tradizionali della pittura e della scultura. Il rigore lieve delle linee, delle rotazioni, dei movimenti di Moneyless regala a un ambiente prima cupo una grande dinamicità, luce e colore. Saura Casigliani di Osimo Servizi, la società che gestisce la funicolare, assicura che «l’intervento sarà completato entro pochi giorni e l’azienda si occuperà di sistemare soffitto e punti luce per valorizzarla». All’opera hanno collaborato anche artigiani locali e il sindaco Pugnaloni ha ringraziato la Regione e gli sponsor Astea Energia e Caparol, che l’hanno resa a costo zero per le casse comunali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico