Pippo Baudo compie 80 anni «È un giorno come un altro»

Pippo Baudo compie 80 anni «È un giorno come un altro»
Ottant'anni oggi, di cui almeno una sessantina dedicati alla tv. Pippo Baudo li festeggia oggi, dopo essere stato ospite del presidente Mazzarella nei giardini del Quirinale...

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Ottant'anni oggi, di cui almeno una sessantina dedicati alla tv. Pippo Baudo li festeggia oggi, dopo essere stato ospite del presidente Mazzarella nei giardini del Quirinale per le celebrazioni dei 70 anni della Repubblica.La tv contemporanea, e soprattutto la Rai di cui continua a sentirsi «un soldato, anzi un generale in pensione pronto ad essere richiamato al momento utile, se mai ci sarà», sono lontane da lui e dal suo stile, ma non possono non riconoscergli una carriera straordinaria, un fiuto unico (ha lanciato Heather Parisi e Lorella Cuccarini, imposto Grillo sulla tv di stato), il record di conduzioni sanremesi (13).


Tra show e interviste, ol conduttore di Militello è passato nella sua carriera anche dalla crisi internazionale rischiata con l'Iran durante il suo «Fantastico 7» per uno sketch del trio Lopez, Solenghi, Marchesini su Khomeini all'attentato dinamitardo alla sua casa nel 1991 di Santa Tecla in Sicilia per essersi scagliato contro la mafia.«Per il mio compleanno nessuna celebrazione. Sarà un giorno che voglio vivere esattamente come tutti gli altri», ha ripetuto nei giorni scorsi, ricordando agli amici ed ai cronisti con cui ha più familiarità la sua scaramanzia da uomo del Sud. Meglio passare la boa, poi, se sarà il caso, verrà il tempo dei ricordi e dei bilanci.La Rai, per cui ha lavorato 54 anni (e che ha tradito per un breve periodo in favore di Mediaset dopo il litigio in diretta con l'allora presidente Manca, e poi un'altra volta ancora) gli dedica la serata con uno speciale dalle 21.30 su Rai Storia, «Pippo Baudo, la cultura si fa spettacolo» di Enrico Salvatori, dopo aver aperto la mattinata su Rai Movie con due film musicali che lo vedono coinvolti: «Il suo nome è Donna Rosa» di Ettore Maria Fizzarotti e «W le donne» di Aldo Grimaldi.


Anche «Sorrisi e canzoni» gli dedica un tributo con un numero in cui ha disseminato in 80 pagine 80 sue foto, una per candelina da spegnere.Tra gli aneddoti ricordati da SuperPippo - almeno oggi lasciatecelo chiamare ancora così, con il nuovo vezzo di ostentare i capelli bianchi non più tinti - nei giorni scorsi quello su Benigni: «Quando mi toccò nel suo monologo le parti intime a Sanremo un parlamentare fece un'interrogazione dicendo che quella era stata una violenza sessuale e che io avrei dovuto fare denuncia». E un parere su Grillo: «Gli voglio molto bene, è spontaneo, e il suo movimento si è affermato a livello politico. Ora però hanno una grande responsabilità». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico