Un’escursione sul Nerone e alla forra del Presale per conoscere gli scorci più suggestivi del comprensorio poco più a nord del Catria

Un tratto del sentiero
PIOBBICO - Una passeggiata non troppo lunga ma decisamente impegnativa per conoscere alcuni degli scorci più interessanti e suggestivi del comprensorio del monte...

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PIOBBICO - Una passeggiata non troppo lunga ma decisamente impegnativa per conoscere alcuni degli scorci più interessanti e suggestivi del comprensorio del monte Nerone. Posto poco più a nord del gruppo del Monte Catria che insieme danno il nome alla Comunità Montana del Catria e Nerone, mentre a nord comincia il territorio coperto dall’Appennino Tosco-Romagnolo con il Monte Carpegna, alle pendici sono situati i paesi e la sommità offre una varietà di vegetazione e paesaggio ampio. 

 

 
Dal punto di vista storico il comprensorio del monte Nerone le prime testimonianze legate ad insediamenti umani risalgano al tardo neolitico (VI secolo a.C.) e a seguire le popolazioni italiche, gli Umbri, i Piceni, gli Etruschi, hanno una traccia evidente. Il popolo romano ha anch’esso segnato il territorio: sono infatti emersi negli insediamenti a valle (come a Piobbico) tracce di pavimentazioni, così come delle condutture in piombo. Dall’ottavo secolo iniziarono a prendere piede i monasteri, con benedettini, camaldolesi, e luoghi di ritiro pure femminili. Dal punto di vista della flora il comprensorio è caratterizzato da pendici con boschi e prati adibiti al pascolo, che mutano di tipologia salendo in quota. Si possono incontrare lecci, ornielli, carpini, faggi, sorbi, cerri. All’occhio più attento appaiono nei boschi e nei prati i funghi, e con l’ausilio del cane si possono trovare pure tartufi. Tra i mammiferi è facile trovare cinghiali, daini, lepri, istrice, scoiattoli, talpe, ricci, volpi, faine e tassi e inoltre tra i volatili vi sono passeriformi, i corvi, colombe, beccacce, picchio, cuculo, rondine, la più rara aquila, il falco, la poiana. 


Il punto di partenza di questa passeggiata (sentiero con vecchia numerazione 13, nuova numerazione 215) nei dintorni di Piobbico è lungo la provinciale Rocca Leonella, nelle vicinanze di località San Lorenzo e a brevissima distanza da un piccolo cimitero dove si potrà trovare posto per lasciare il proprio automezzo. Una volta iniziato il percorso, la prima parte sarà piuttosto comodo lungo una strada sbrecciata che poi andrà ad incrociare la forra del Presale, storica meta per appassionati di torrentismo. Dopo aver attraversato la forra bisognerà poi stare attenti a non perdere la traccia del sentiero e porre attenzione ai segni posti per indicare la via.


Attenzione anche a eventuali intralci lungo il cammino prima di raggiungere il bivio con il sentiero 14 (vecchia numerazione Cai) che porterà poi verso la grotta del Borghetto. Una volta passato questo bivio il percorso proseguirà in maniera leggermente più marcata, ed arriverà fino all’incrocio con il sentiero 15 dove termina il percorso. Una volta raggiunto il punto d’arrivo della passeggiata si potrà tornare sui propri passi e seguire a ritroso i chilometri verso il punto di partenza. Come al solito sarà buona norma verificare le condizioni atmosferiche prima di iniziare l’escursione.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico