Pierfrancesco Favino al Lauro Rossi per il riallestimento di "Servo per due"

Pierfrancesco Favino al Lauro Rossi per il riallestimento di "Servo per due"
MACERATA - Pierfrancesco Favino a Macerata. Il nuovo anno si apre al Teatro Lauro Rossi di Macerata il 4 e 5 gennaio con...

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MACERATA - Pierfrancesco Favino a Macerata.


Il nuovo anno si apre al Teatro Lauro Rossi di Macerata il 4 e 5 gennaio con Servo per due dell’inglese Richard Bean, libero adattamento da Il Servitore di due padroni di Goldoni in scena al termine di una residenza di riallestimento che ha visto l’allestimento tecnico in città. Pierfrancesco Favino e gli attori del Gruppo Danny Rose accompagnati dagli straordinari musicisti di Musica da Ripostiglio, ricollocano sullo sfondo della Rimini degli anni ’30 la vicenda di equivoci e avventure di un Arlecchino rivisitato in chiave moderna, utilizzando nuove tecniche e tecnologie.

Con lo spettacolo – proposto nella stagione di prosa promossa dal Comune di Macerata e dall’Amat e realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo - torna martedì 5 gennaio alle ore 18 presso la Civica Enoteca Maceratese Gente di Teatro, ciclo di incontri con le compagnie protagoniste al Lauro Rossi per approfondire e conoscere il processo creativo e quanto si nasconde dietro la realizzazione di uno spettacolo.

Servo per due offre una riflessione diversa su un classico del teatro, Il servitore di due padroni di Goldoni, che si presenta come una perfetta combinazione di commedia visiva e verbale dando vita a uno spettacolo di grande successo, a una commedia comica, con attori che si muovono come acrobati cadendo dalle scale, sbattendo le porte, facendo battute a doppio senso e interagendo con il pubblico. La quantità di impicci, di equivoci e di gag è illimitata. Nello spettacolo diretto da Favino e Paolo Sassanelli le sorprese sono numerose. Il pubblico ride in continuazione; le scenografie sono vecchio stile, belle e confortevoli; la compattezza della compagnia e la bravura dei singoli interpreti e dei musicisti è a dir poco rara.

La storia è ambientata a Rimini. Pippo, moderno Arlecchino, ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza la possibilità di poter mangiare. Disperato, comincia a cercare un nuovo mestiere e dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni. Uno è Rocco, un piccolo malvivente del nord, padre della sua fidanzata Clarice, l’altro è Lodovico, anch’egli noto malfattore. Essere al servizio di due padroni, significherà per Pippo avere anche un doppio carico di lavoro, dovrà ricordare quali ordini e da chi gli verranno impartiti. Dopo un po’ di tempo, frequentando le due case, a Pippo non mancheranno le sorprese.


Il testo dello spettacolo – prodotto da Compagnia Gli Ipocriti – è di Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Cesare Accetta e le coreografie di Fabrizio Angelini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico