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PESARO - Il Rof 2024, anno in cui Pesaro sarà Capitale italiana della cultura, proporrà dal 7 al 23 agosto ben cinque opere per un totale di trenta spettacoli. In apertura una nuova produzione di “Bianca e Falliero” (direttore Roberto Abbado, regista Jean-Louis Grinda); seguita da un’altra nuova produzione, “Ermione”, affidata alla bacchetta di Michele Mariotti e alla regia di Johannes Erath. Due le riprese: “L’equivoco stravagante” ideato da Moshe Leiser e Patrice Caurier (Rof 2019), con la direzione di Michele Spotti, e “Il barbiere di Siviglia” di Pier Luigi Pizzi (Rof 2018) diretto da Lorenzo Passerini. Si chiude con la celebrazione del 40esimo anniversario della prima esecuzione del “Viaggio a Reims”, presentato in forma di concerto con Diego Matheuz sul podio orchestrale. Niente da dire: davvero un bel programma.
Eduardo e Cristina
L’annuncio è arrivato dopo “Eduardo e Cristina”, l’opera che ha inaugurato questa stagione.
Gli applausi
L’esecuzione è stata di notevole levatura: a cominciare dalla compagnia di canto, dove spiccano le voci eminenti del soprano Anastasia Bartoli (Cristina) e del mezzosoprano-contralto Daniela Barcellona (Eduardo “en travesti”), così come quelle del tenore Enea Scala (Carlo), del basso Grigory Shkarupa (Giacomo) e del tenore Matteo Roma (Atlei), proiettate insieme in un tributo al belcanto (con il felice apporto del Coro del Ventidio Basso). E che piacere ci ha procurato vedere il gesto sciolto e sicuro, preciso negli stacchi e nell’articolazione della fluida melodia del maestro Jader Bignamini, alla guida dell’ottima Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Vivo il successo decretato dal pubblico, e “rumorosi” gli applausi(si replica il 14, 17 e 20 agosto). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico