La “Missa Cellensis” a Pesaro per l'Epifania, il coro San Carlo grande protagonista con i professori dell'Orchestra Rossini e quattro solisti d'eccezione

La “Missa Cellensis” a Pesaro per l'Epifania, il coro San Carlo grande protagonista con i professori dell'Orchestra Rossini e quattro solisti d'eccezione
PESARO - Il tradizionale appuntamento con il Concerto dell’Epifania del coro San Carlo di Pesaro, sarà quest’anno con un’opera che rappresenta un...

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PESARO - Il tradizionale appuntamento con il Concerto dell’Epifania del coro San Carlo di Pesaro, sarà quest’anno con un’opera che rappresenta un vero monumento della musica sacra, in cui le voci di solisti e coro si intrecciano con le raffinate orchestrazioni, alternandosi in passaggi ora più virtuosi, ora più meditativi, con momenti tecnici di elevata caratura.

 


L’affiancamento 


Venerdì, 6 gennaio, alle ore 16 nella cattedrale di Santa Maria Assunta, il Coro, diretto dal Maestro Salvatore Francavilla, sarà affiancato da 17 professori dell’Orchestra Sinfonica Rossini e da quattro solisti (Hie Min Back, Lara Graf, Dong Jae Song e Zheng Wang) per eseguire la “Missa Cellensis in honorem BVM in C (Caecilienmesse) Hob XXII: 5” di Haydn. Un’opera completa, per soli, coro e orchestra, mai eseguita a Pesaro finora. «Per il Coro San Carlo, coronare il termine delle celebrazioni di questo 40esimo anniversario di fondazione con un concerto così importante è motivo - commenta il direttore artistico maestro Claudio Colapinto - di grande orgoglio e prestigio. Una compagine solida, diretta dalla sicura bacchetta del M° Francavilla, con la partecipazione di 4 solisti d’eccezione e dell’Orchestra Rossini renderanno questo concerto davvero indimenticabile». 


I progetti


Con l’Osr i progetti non sono finiti: «È stato già un onore per noi ricevere da loro il riconoscimento del Pesaro Music Awards, ma siamo anche felici di chiudere la loro stagione sinfonica, a maggio, con un altro progetto inedito per Pesaro, come l’oratorio composto da Armando Pierucci». Il ringraziamento per il contributo che il Coro ha sempre dato alla città è arrivato anche dal presiedente del consiglio comunale Marco Perugini, mentre l’assessore alla Bellezza Daniele Vimini, ha sottolineato l’importanza di questa bellissima doppia occasione musicale che valorizza sia il riconoscimento Unesco di Città della Musica che quello di capitale della cultura 2024, come ottimo biglietto da visita per tutto il territorio.


La Missa Cellensis, composta nel 1766, è la prima grande composizione sacra di Haydn. Il nome Cellensis si riferisce a Cella, la città della Stiria sede dell santuario di Mariazell, all’epoca luogo di pellegrinaggio anche dello stesso Haydn.

«Questo lavoro vede Haydn per la prima volta impegnato in una composizione sacra di ampio raggio che alterna brani in stile “antico” e contrappuntistico ad altri in stile “moderno” e profano: una sapiente “contaminazione” che si sposa benissimo con la particolare religiosità di Haydn non sempre penitente, ma piuttosto sorridente. - afferma il Maestro Francavilla - Per un direttore affrontare una partitura sacra così complessa nella forma, nello stile e nelle dimensioni (circa un’ora e 15 minuti) richiede un grande lavoro di ricerca, approfondimento e confronto delle varie fonti ed edizioni, sia antiche che moderne. Il mio obbiettivo è stato dunque quello di cercare di rimanere il più fedele possibile alle intenzioni del compositore». Al termine del concerto, a ingresso libero, al Coro San Carlo sarà consegnato anche il riconoscimento di A.r.co.m. (Associazione Regionale Cori Marchigiani).

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Corriere Adriatico