Festival nazionale d'arte drammatica a Pesaro, otto magnifici finalisti e gran chiusura con l'omaggio alla Tebaldi

Kraken miglior spettacolo della scorsa edizione
PESARO - L’attesa è finita e sono stati resi noti ieri i finalisti della 75esima edizione del Festival nazionale d’arte drammatica, in programma a Pesaro...

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PESARO - L’attesa è finita e sono stati resi noti ieri i finalisti della 75esima edizione del Festival nazionale d’arte drammatica, in programma a Pesaro dal 17 al 31 ottobre.

 
Il traguardo
Un’edizione che non mancherà di festeggiare il traguardo dei 75 anni con eventi collaterali che coinvolgeranno la città e tutte le sue istituzioni. Tra questi l’evento finale, che omaggia Renata Tebaldi e che proporrà un fuori programma d’eccezione: il concerto-spettacolo “Renata, nel canto la mia vita”, a cura di Clio Gaudenzi e Orchestra Olimpia, con la partecipazione della cantante Valentina Mastrangelo. «Una delle punte di diamante della nostra città», ha sottolineato il presidente Maurizio Sebastiani, «con compagnie amatoriali che nulla hanno da invidiare ai professionisti». Come ribadisce il direttore artistico Cristian Della Chiara «il festival prosegue in questa formula compatta, con spettacoli concentrati in due fine settimana, per consentire una maggiore interazione delle compagnie anche con la nostra città e la prima edizione di questo triennio eccezionale che ci porterà alle celebrazioni di Pesaro 2024».


I finalisti
Otto le compagnie finaliste, provenienti da tutta Italia, che si alterneranno sul palco del Teatro Sperimentale con spettacoli d’autore e stimolanti proposte di teatro contemporaneo. Tra i veterani del festival: il Gruppo teatrale La Betulla di Nave (Bs), che si è sempre distinta per scelte raffinate e trasposizioni di testi poco conosciuti, proporrà “Il gioco delle parti” di Luigi Pirandello, mentre la Compagnia dell’Anello Aps, gruppo di giovani attori di Forlì, presenta “Aspiranti assassini” di Francesco Lezza, commedia piena di equivoci e colpi di scena. E ancora, il Gad Città di Trento mette in scena il toccante testo del romanzo di Ken Kesey “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, nella trasposizione teatrale di Dale Wasserman. La Compagnia dell’Eclissi di Salerno partecipa con L’Acquario di Claudio Grattacaso, con tre dei suoi migliori attori che riescono in modo molto efficace a bilanciare i toni drammatici e pirandelliani con effetti brillanti e comici giocando magistralmente tra finzione e realtà dei fatti. Il gruppo Calandra Teatro di Tuglie, che ha esordito l’anno scorso al festival pesarese, darà vita a “Don Chisciotte e Sancho Panza” di Miguel De Cervantes: uno spettacolo molto interessante e per niente scontato che si avvale di musiche originali scritte e interpretate dal cavaliere errante. L’associazione culturale Accademia dei Riuniti di Umbertide torna al Festival con “Tom, Dick e Harry” di Michael e Ray Cooney, un testo non notissimo di due autori che hanno comunque raggiunto la celebrità con Taxi a due piazze.
L’esordio


Due le compagnie per la prima volta a Pesaro: l’Archibugio Compagnia Teatrale di Lonigo (VI), che firma la messinscena di Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, a cura di Giovanni Florio, e la Compagnia della Lanterna APS di Forlì, che debutta con uno dei capolavori di Agatha Christie, “Dieci piccoli indiani”. Per conoscere il nome del vincitore del singolare premio di drammaturgia Antonio Conti, dovremo invece attendere il 30 settembre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico