“Beethoven 7” con Palermo e Bonato, due grandi protagonisti della scena musicale sul palco insieme alla Form

Calogero Palermo, primo clarinetto della Royal Concertgebouw Orchestra
PESARO - L’Orchestra Filarmonica Marchigiana si esibisce oggi, sabato 27 marzo, alle ore 21, sotto la guida del maestro Alessandro Bonato, suo nuovo direttore...

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PESARO - L’Orchestra Filarmonica Marchigiana si esibisce oggi, sabato 27 marzo, alle ore 21, sotto la guida del maestro Alessandro Bonato, suo nuovo direttore principale, presso il Teatro Rossini di Pesaro: una data simbolica per questo quinto concerto del nostro complesso sinfonico, posto che la data coincide con la giornata mondiale del teatro.

 

Questo appuntamento segna anche la conclusione della prima parte dell’attività sinfonica “Soundelivery, La Grande Musica dove vuoi tu”. Il programma della serata in musica, organizzata in collaborazione con il Comune e l’Amat, si intitola “Beethoven 7” e si apre con il “Concerto per clarinetto e orchestra d’archi” di Aaron Copland (1948), che si avvale della presenza in qualità di solista di Calogero Palermo, primo clarinetto della prestigiosa Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e tra i più grandi nel suo strumento della scena internazionale.


Copland, compositore americano (New York 1900-1990), ha attraversato il secolo scorso rifacendosi con successo ad esperienze musicali diverse: oltreché il classico e il contemporaneo, hanno inciso sul suo ben delineato stile compositivo il jazz e una spiccata vena folklorica americana (la musica popolare della guerra civile, dei cow boys e delle praterie del West), di viva suggestione. In particolare, l’invito a scrivere il pezzo che apre il programma della serata gli venne rivolto nel 1947 dal clarinettista connazionale Benny Goodman. 


Segue in concerto la “Sinfonia n.7 in la maggiore op.92” di Ludwig van Beethoven, appunto, composta tra il 1811 e il 1812, definita da Richard Wagner “apoteosi della danza” per la copiosità di ritmi e di movimenti del genere, peraltro improntati a suggestioni di danza all’aria aperta e di massa, in sintonia con le passioni socio-politiche del momento. Anche se, a dirla tutta, il momento emotivamente più coinvolgente è rappresentato dall’ “Allegretto” del secondo tempo, dove dal registro basso all’acuto, con riallineamento all’inizio nel finale, viene “scandito” in musica un sentimento di elegiaca mestizia che richiama una riflessione meditata e intensa sull’esistenza umana. Il concerto, come negli appuntamenti precedenti, andrà in onda su èTv Marche e in streaming sui canali social della Form: You Tube, Vimeo e Facebook. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico