Armocida sul programma della Mostra del Nuovo Cinema: «In viaggio verso Pesaro 2024 con Flashdance e tre film italiani in anteprima mondiale»

Armocida sul programma della Mostra del Nuovo Cinema: «In viaggio verso Pesaro 2024 con Flashdance e tre film italiani in anteprima mondiale»
PESARO - «Ho immaginato una Mostra che dialoghi sempre di più anche con il pubblico, in vista dell’appuntamento di Pesaro 2024», afferma il direttore...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO - «Ho immaginato una Mostra che dialoghi sempre di più anche con il pubblico, in vista dell’appuntamento di Pesaro 2024», afferma il direttore del Pesaro Film Fest Pedro Armocida dopo la presentazione dell’intero programma dell’edizione numero 59 che si terrà dal 17 al 24 giugno. «Parlo - aggiunge - sia in termini di dialogo con gli ospiti (da Verdone a Ferretti e Tornatore), ma anche in dialogo con quello che succede nel nostro paese: penso al racconto di Piera Detassis (presidente e direttrice artistica dei David di Donatello) su “la maleducazione del maschio all’italiana” in cui, attraverso la storia del cinema italiano, si cerca di raccontare qualcosa di più di una certa mascolinità. Tanti incontri, ma anche anteprime importanti, come il documentario sulla discoteca Cocoricò, interessante anche per la vicinanza a questo territorio, e lo sguardo a uno dei più grandi intellettuali e poeti del secondo novecento come Dario Bellezza».

 


I temi sociali

Un festival che da sempre è vicino ai temi sociali, «con un’attenzione - prosegue Armocida - a quello che hanno da dire organizzazioni importanti come Emergency, con la proposta di un corto che tratta temi legati all’inclusione e ai migranti e dedicando uno spazio al cinema sperimentale argentino e a quello di due registe internazionali, la tedesca Milena Gierke e l’anglo-palestinese Rosalind Nashashibi per uno sguardo sul mondo in equilibrio tra passato, presente e futuro. Quindi il tentativo è quello di tracciare una strada che ci porti direttamente nel 2024, nella 60esima edizione, sottolineando anche alcuni aspetti che la città, noi, ma tutti i festival, stanno portando avanti, relativa ai temi della green economy».

Il film cult

La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, che si inaugura a Pesaro il 17 giugno con il film cult e simbolo degli anni ’80 Flashdance, incontrerà quest’anno il premio Oscar Giuseppe Tornatore, a cui è dedicato l’evento speciale sul cinema italiano, organizzato con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale. In viaggio verso #Pesaro2024, capitale italiana della cultura, la Mostra renderà omaggio al cinema italiano più popolare incontrando grandi autori e presentando film che hanno fatto la storia del cinema, non solo italiano, ma mostrando anche e soprattutto, il “nuovo” con le tre anteprime mondiali assolute italiane. Accanto a Bellezza addio e Cocoricò tapes, la terza delle anteprime riguarda il sorprendente esordio alla regia di Alessandro Marzullo, anche autore della sceneggiatura, con Non credo in niente, un viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi alla soglia dei trent’anni che non vogliono rinunciare alle proprie passioni con un cast di giovani interpreti.

La musica 

La musica sarà ancora protagonista con il concerto in piazza, nel giorno della festa mondiale della musica, il 21 giugno, a cura degli allievi del Conservatorio di Musica G. Rossini, e con Il muro del suono, dedicato a Zagor Camillas, nell’incontro tra cinema, note, visioni e musica con quattro concerti (Obelisco Nero e Vittorio Ondedei, Pivio, Giacomo Laser, Salvatore Insana e Silvia Cignoli). Non ultimo il concorso internazionale del festival, aperto a tutti i formati e a tutti i registi, senza barriere d’età, di durata, di “genere”, pienamente votato alla ricerca del nuovo cinema e in una posizione di avanscoperta dei nuovi linguaggi dell’audiovisivo.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico