Papa Sisto V al cinema: Iacchetti, Elio e Giobbe nel cast del film di Consorti

Una scena del film
MONTALTO MARCHE - Ci sono Enzo Iacchetti nei panni di un Papa Sisto V un po' bullo e Giobbe Covatta che interpreta il parroco di Montalto Marche filosofo e appassionato di...

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MONTALTO MARCHE - Ci sono Enzo Iacchetti nei panni di un Papa Sisto V un po' bullo e Giobbe Covatta che interpreta il parroco di Montalto Marche filosofo e appassionato di immersioni che finisce su Tik Tok con il suo codino. E ancora Elio - delle Storie Tese - con il tormentone Papa Sisto non perdona neanche Cristo e pure Natasha Stefanenko, strepitosa ammaliatrice. Ancora il magistrato Ettore Picardi, lo scrittore Francesco Tranquilli e Massimo Macchini.

 

Le caratteristiche


Ci sono tanti elementi di pregio in Acqua alle corde, il film che domani sarà presentato a Montalto, città di origine del Papa Tosto, diretto da Paolo Consorti per il V centenario dalla nascita di Felice Peretti, al quale bastarono 5 anni per sistemare Roma una volta eletto al soglio di Pietro.


Il valore


Non solo, ovviamente, la valorizzazione del meraviglioso angolo della Regione Marche con riferimenti precisi ai vini, alla pasta di Campofilone e ai teatri candidati a diventare Patrimonio dell'Umanità ma, tecnicamente, l'opera rispetta tutti i criteri canonici di un film. E poi citazioni teatrali come la struttura che evoca Sei personaggi in cerca d'autore e, in più, davvero tante risate. La storia gira intorno a uno spettacolo proprio su Sisto V, per il quale un apparentemente scalcinato regista riesce a ingaggiare una famosa compagnia teatrale. La sofferta costruzione del musical creerà una divertente e a tratti intensa riflessione sul celebre Papa rinascimentale che volle erigere nella capitale un obelisco. Tra assonanze freudiane e insulti in dialetto, il finale è a sorpresa e totalmente sovvertito in barba alle aspettative.

Ne esce un'opera gradevole, ilare ma profonda della quale lo stesso regista - che appare in due frame come un moderno Hitchcock firmando l'opera - dice : «La figura di Papa Sisto V è ovviamente un pretesto per raccontare la storia di un artista sognatore di provincia, che deve ideare uno spettacolo per il Cinquecentenario del celebre pontefice, dovendo però fare i conti con i vincoli della comunità locale da una parte, e l'esuberanza dei celebri attori dall'altra. Tuttavia, la realtà è che l'ostacolo più grande lo troverà in sé stesso, nella sua pigrizia, nell'insicurezza e nell'attaccamento alla sua paciosa terra fatta di benessere e tradizioni».

Un film in piccola parte autobiografico per un artista come Paolo Consorti che resta soprattutto un pittore di fama internazionale, prestato al cinema. «Penso comunque che ci sia un aspetto del protagonista che riguarda un po' tutti - aggiunge Consorti: sorprendersi se stessi. L'imprevedibilità non è un fattore esterno, ma è dentro di noi. Si può arrivare a conoscere la galassia più lontana, ma non si riuscirà mai a conoscere l'universo del proprio essere».


A Hollywood


La pellicola, dopo l'anteprima nelle Marche, nei prossimi mesi sarà presentata in occasione di prestigiosi Festival cinematografici, a partire dal Capri-hollywood, international film festival, il 27 dicembre. Poi, Acqua alle corde sarà al London Movie Awards, al Dmoff Film Festival a Detroit, al Biff Festival in Sweeden, finalista all'Italian Comedy Festival a Los Angeles e special screening al Sofia Film Festival in Sweeden quindi, a marzo, a Hollywood. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico