​Paolo Pietrangeli, morto il cantautore romano celebre per "Contessa" e regista di Amici e Maurizio Costanzo show

Paolo Pietrangeli, morto il cantautore romano che divenne celebre col brano Contessa
È morto Paolo Pietrangeli, cantautore, attore, regista, scrittore. Nato a Roma il 29 aprile 1945 ha legato la sua grande fama alla canzone popolare e a Contessa in...

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È morto Paolo Pietrangeli, cantautore, attore, regista, scrittore. Nato a Roma il 29 aprile 1945 ha legato la sua grande fama alla canzone popolare e a Contessa in particolare, ma dopo una stagione alla regia cinematografica si era dedicato alla regia televisiva con il Maurizio Costanzo Show e Amici di Maria De Filippi.

 

Paolo Pietrangeli, l'annuncio della morte

Ad annunciare il decesso è Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, ricordando che Pietrangeli «aveva da tempo problemi di salute che gli impedivano di intervenire con la sua voce potente in iniziative che sosteneva e condivideva. Ma da gigante buono e sempre ironico tendeva sempre a non drammatizzare la situazione».

 

 

Contessa, la canzone popolare che lo rese celebre

«Ogni volta che gli abbiamo chiesto di darci una mano - ricorda ancora Acerbo - con umiltà si metteva a disposizione. Sentiva il dovere di dare una mano a ricostruire una sinistra nuova nel nostro paese. Nel 1999 scrisse nel bellissimo 'Il canto per Rifondazione' che 'comunista è l'impegno morale'. Un impegno che Paolo con umanità generosa non ha mai dismesso». Il cantautore è sempre stato impegnato politicamente, e il suo brano più celebre è 'Contessa', canzone che «non è mai passata alla radio ma è diventata un inno cantato da milioni di studenti e operai», ricorda ancora Acerbo che saluta Pietrangeli come «un compagno a cui non smetteremo mai di dire grazie per quello che ha rappresentato per la storia della cultura, dei movimenti, della sinistra e anche del nostro partito. Con le sue canzoni Paolo ha dato voce al lungo sessantotto italiano e anche alla riflessione sulla sconfitta». «Ciao Paolo. Chi ha compagni non morirà», conclude il segretario di Rifondazione.

 

 

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Corriere Adriatico