“Circe. L’altra Odissea” con Carloni per scoprire il bello della diversità

L'attrice Isabella Carloni
OSIMO - “Circe. L’altra Odissea” di e con Isabella Carloni e Andrea Strappa (tastiere e elettronica) venerdì alle ore 21 al Teatro La Nuova Fenice di...

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OSIMO - “Circe. L’altra Odissea” di e con Isabella Carloni e Andrea Strappa (tastiere e elettronica) venerdì alle ore 21 al Teatro La Nuova Fenice di Osimo. Che c’entra Circe con le Sirene? e il Mar Rosso con il pittore Piero della Francesca? Attraverso l’affabulazione e il gioco mimetico del teatro l’attrice suggerisce un’altra percezione della storia e del tempo e insinua il “dubbio” che la nostra “civiltà” abbia dimenticato, lungo la strada del progresso, la preziosa ricchezza della diversità e dell’ “altro”. L’Odissea ci racconta che Circe, la maga seducente dalla lunga capigliatura e dalla voce suadente, accolse nel suo palazzo, tra le fiere selvagge, in un’isola fuori del tempo e dello spazio, i compagni di Ulisse e l’ingannò con i suoi incantesimi trasformandoli in porci. Soccorso dagli Dei, Ulisse, potrà salvare i suoi compagni, godere dell’amore della maga e ottenere da lei anche l’aiuto per superare altre prove pericolose nel suo lungo viaggio. Fin qui la versione del mito da parte di Omero nell’Odissea. Ma, ad uno studio parallelo, la maga astuta e pericolosa che l’eroe incontra nel suo lungo viaggio di ritorno a Itaca, si rivela, in realtà, l’antica Dea di una religione scomparsa, legata ai cicli della natura e della rinascita e celebrata nella sacralità del maiale. E i suoi incantesimi, più che le malie di una fattucchiera, ricordano gli antichi culti mediterranei della dea madre che celebravano la potenza dell’amore come principio vitale.
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Corriere Adriatico