PESARO - C’è tutta l’anima di un grande maestro nella personale di Oscar Piattella che torna ad esporre a Pesaro (dopo 18 anni dalla mostra con cui...
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La mostra, a cura di Alberto Mazzacchera, ha come fulcro il corpus di opere dell'ultimissima e densa produzione del pittore pesarese che, nell’atelier sotto le imponenti pareti rocciose del Catria, ha indagato, per una vita intera, declinazioni e rifrazioni della luce, raggiungendo inusitate vette spirituali con le sue creazioni astratte.
«Un vero grande regalo per la città - ha commentato l’assessore Daniele Vimini - che avrebbe dovuto essere inaugurata il 31 marzo, giorno dell’88esimo compleanno di Piattella, ma ritardata a causa del virus. Ma anche se in ritardo, l’importante ciclo artistico e vitale di questo grande artista è la migliore cartolina per riappropriarsi della bellezza e dell’arte in questa ripartenza delle attività culturali».
È curioso come un gioco di numeri (2002 e 2020) e di rifrazioni di colori e di luce, trasformata in fonte inesauribile che riverbera su di noi, evidenzino una pittura autentica, capace di creare un caleidoscopio di emozioni.
Il percorso allestito al Centro Arti Visive Pescheria presenta, per la prima volta riunita, la sua evoluzione artistica attraverso 55 dipinti su tavola, in tre sezioni legate da un potente e preciso uso del colore. Un cromatismo che anche quando perde spessore materico, a vantaggio di superfici levigate, si mantiene inalterato. Nel Loggiato sono esposti due nuclei di lavori “storici”: 10 opere “materiche” a partire dal 1957, anno della sua prima mostra a Milano (tra cui un raro olio su tela del 1955 intitolato La Rocca), e 18 opere "semi-materiche" (anni 2000-2011). Nell’affascinante dodecaedro della chiesa del Suffragio, l’allestimento mostra un dialogo tra le opere più recenti: 26 dipinti (di cui uno che illustra il lavoro di creazione e costruzione dell’artista, dal disegno alla deposizione del colore) e un grande polittico (anni 2014 -2020), chiaro riferimento e omaggio alla Pala di Giovanni Bellini conservata ai Musei Civici di Pesaro che il maestro Piattella ha deciso di donare ai Musei Civici di Pesaro.
Come sottolinea il titolo Piattela ha nutrito e nutre la sua ricerca di matrice informale, solcando la misura del Rinascimento matematico del Ducato di Urbino, e rilegge, in chiave attualissima, le magistrali fughe prospettiche presenti in tanta pittura, proponendo una sua personale e avvincente inquadratura, una prospettiva altra, gravata del compito di introdurre lo sguardo verso l’infinito. Da qui l’idea di presentare l’artista in concomitanza ai tributi per Raffaello.
L’esposizione è organizzata in collaborazione con il Comune di Pesaro (Assessorato alla Bellezza) e la Regione Marche, con main sponsor Inveco Holding Spa, e sarà visitabile fino all'11 ottobre 2020. L’inaugurazione di oggi si terrà in piazza della Creatività, antistante la Pescheria, e prevede ingressi contingentati nel rispetto delle norme anti-covid.
Info: 0721.387541 Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico