Il romanzo musicale “Maledetti cantautori” di Nicholas Ciuferri di scena alla rocca di Mondolfo per Synesthesia

I performer del romanzo musicale “Maledetti cantautori”
MONDOLFO - Non è un concerto, ma un romanzo musicale quello che “Synesthesia”, il “Festival dei Cinque Sensi” di Mondolfo, ha scelto per...

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MONDOLFO - Non è un concerto, ma un romanzo musicale quello che “Synesthesia”, il “Festival dei Cinque Sensi” di Mondolfo, ha scelto per inaugurare sabato 22 maggio alle ore 21 la sua quarta edizione.

 

 
L’evoluzione scenica e musicale del libro di Nicholas Ciuferri “Maledetti cantautori” intreccia racconti intensi e brani mitici dove protagoniste sono le tormentate vite di alcune leggende del rock. Perché ai giardini della Rocca di Mondolfo andranno in scena, solo per citarne alcuni, Johnny Cash, Elliott Smith, Jeff Buckley, Janis Joplin, Leonard Cohen. «Si tratta di uno spettacolo - spiega lo scrittore-performer – che, come il libro, aggrega episodi inventati ma verosimili. Non ha assolutamente un’aspirazione biografica però usa riferimenti reali, non fa nomi ma semina indizi e svela l’identità dell’artista nelle illustrazioni a cura di Ernesto Anderle che le realizzerà dal vivo». Scrittore, musicista, insegnante, il quarantenne Nicholas ha una personalità poliedrica. È il suo secondo romanzo che trasforma in teatro musicale. Con Paolo Benvegnù ha portato in scena un altro suo emozionante libro, “I racconti delle nebbie”. Editore, ha fondato “Alter Erebus Press & Label” (che è anche etichetta discografica) con Davide Combusti alias “The Niro”, anche lui sul palco a Mondolfo. Nello spettacolo le parole sono viaggi di vita, sogni, speranze e si agganciano alle note di talentuosi musicisti come il jazzista Andrea Angeloni. In open act, il duo di musica strumentale Rio Sacro, l’indagine dei chitarristi di Gualdo Tadino Edoardo Commodi e Norberto Becchetti fra blues mediterraneo, melodie popolari, twang esotici e ritmi latini. Lo spettacolo nell’ambito di Marche Palcoscenico Aperto, promosso dalla Regione in collaborazione con l’Amat.


Ache il luogo dell’evento è speciale. Munirsi di plaid e cuscini, perché la platea è immersa nelle installazioni ospitate dai Giardini della Rocca di Mondolfo. Per iniziare a vivere “a piccole dose” la tematica 2021 dell’unico festival multisensoriale d’Italia, che, nonostante la rete delle norme di sicurezza imposte dal Covid 19, cerca di evocare, stimolare i sensi dell’uomo. «Il tema – osserva l’ideatore e il curatore del festival Filippo Sorcinelli dell’associazione Proarte Mondolfo – è quasi stato imposto dalla pandemia. È lei che ci ha costretto a riscoprire a poco a poco la cultura a pillole e ci ha suggerito di ri-crearci uno spazio temporale per poter guardare più in profondità e più lontano di quanto l’emergenza oggi ci consente di fare». Conferma che, pure quest’anno, il festival punta tutto sulle arti visive. “Mondolfo, galleria senza soffitto” lungo il centro storico propone un percorso delle memorie storiche e sociali della città attraverso nuove impressioni fotografiche permanenti di Mario Giacomelli e interventi di street art. Info: info@proartemondolfo.com. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico