"Sogno o son desto", il viaggio arriva alle Muse con uno scatenato Ranieri

Massimo Ranieri
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ANCONA - Chi si ferma è perduto. Sembra essere il motto di Massimo Ranieri. Ma non solo il suo. Difatti con lui c'è una nutrita schiera di “evergreen” che non solo calcano il palcoscenico con disinvoltura, ma sono una vera e propria macchina di iniziative su diversi campi.

 
E l'eterno scugnizzo non si risparmia tra tv (lo show in prima serata su Raiuno), cinema (un film su Pasolini) e ovviamente teatro. Il 13 maggio (ore 21,15) lo potremo vedere al Teatro delle Muse di Ancona con “Sogno e son desto… in viaggio” (organizzazione Best Eventi) in una nuova edizione dopo il grande successo delle prime serate su Raiuno. Lo show è ideato e scritto da Massimo Ranieri e Gualtiero Peirce. 

Continua così il viaggio spettacolare e sorridente attraverso grandi canzoni, racconti particolari e colpi di teatro. Nel duplice ruolo di attore e cantante, Ranieri porterà in scena il teatro umoristico e le più celebri canzoni napoletane. E naturalmente non mancheranno, accanto ai suoi successi, novità musicali e sorprese teatrali, proposte con la formula che nelle precedenti edizioni ha già conquistato le platee di tutta Italia. Con Ranieri un'orchestra formata da Max Rosati (chitarra), Andrea Pistilli (chitarra), Flavio Mazzocchi (pianoforte), Pierpaolo Ranieri (basso), Luca Trolli (batteria), Donato Sensini (fiati), Stefano Indino (fisarmonica), Alessandro Golini (violino). 

In questa nuova edizione lo show si arricchisce di nuove e brillanti suggestioni. È uno spettacolo che celebra il coraggio di chi sa sognare e guardare alla vita con speranza e positività. Inevitabili - ricorrono spesso nei suoi monologhi - i riferimenti ai ricordi di un'infanzia vissuta in un clima di stenti e di difficoltà, ma con la dignità di chi vuole farcela. Anche il titolo scelto per lo show è ispirato da un ricordo di famiglia. Con tenerezza e commozione Ranieri racconta del nonno pescatore che, alla sua curiosità di bambino, rispondeva come il mare fosse tanto bello e affascinante ma anche pericoloso, perché può tradire. Sognare sì - dunque - guardando alle stelle, immaginando e fantasticando, ma sempre restando attento e vigile, sveglio. Nasce da qui la scelta del titolo, con quella congiunzione che, da apparente ossimoro, trasforma la frase in un auspicato desiderio di sognare, ma ad occhi aperti: "Sogno e son desto".

In più di due ore di spettacolo Massimo Ranieri si concede generosamente al pubblico con il suo caratteristico impulso passionale, conquistando gli spettatori: canta, ammalia, balla, interpreta canzoni con l'intensità che sempre contraddistingue le sue esibizioni, scherza con il pubblico, racconta barzellette e aneddoti, si esibisce in una spassosa sequenza di tip tap, diverte e si diverte.

Un tour de force che Massimo fa con disinvoltura (da poco ha compiuto 65 anni) mostrando sul palco anche una prestanza atletica a cui tiene particolarmente. Un vezzo che deve aver contagiato visto che recentemente abbiamo visto Al Bano cantare mentre eseguiva delle flessioni.
 

Chi è oggi Massimo Ranieri ha avuto modo di raccontarlo lui stesso: «Sono un operaio dello spettacolo. Resto chi ero, il ragazzino Gianni Calone che va a lavorare come cameriere al caffè e intanto canta per i clienti. Era già un doppio lavoro. E oggi il cantante Ranieri ha bisogno dell'attore e l'attore ha bisogno di quella voce. Ringrazio il Padreterno per questi doni, per questo li sfrutto…». E con successo: più di quattordici milioni i dischi venduti. E' tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi nel mondo. Durante la sua carriera ha pubblicato 31 album, 23 in studio, 4 live e 4 raccolte e 36 singoli. E poi tanto cinema, Tv, festival e teatro. Ha ben ragione di affermare «Sogno e son desto».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico