Marcorè incontra il pubblico e racconta se stesso e lo show "Quello che non ho"

Paolo Bonetti e Nei Marcorè
ANCONA - Uno spettacolo autentico, politico, condiviso, "Quello che non ho", fino al 31 gennaio (ore 16,30) alle Muse per la stagione di prosa di Marche Teatro. E...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Uno spettacolo autentico, politico, condiviso, "Quello che non ho", fino al 31 gennaio (ore 16,30) alle Muse per la stagione di prosa di Marche Teatro. E autentico, politico e condiviso è stato l'incontro col pubblico del protagonista dello spettacolo, Neri Marcorè, il 30 gennaio al Musecaffè, affollato fin sulle scale da un pubblico conquistato dalla semplicità profonda dell'attore marchigiano.

Arrivava direttamente da Porto sant'Elpidio, con la mamma, che vive qui, e ha dialogato con franca sincerità, raccontando la genesi dello spettacolo, che il regista Giorgio Gallione ha liberamente tratto dagli scritti di Pier Paolo Pasolini e intrecciato col filo rosso delle canzoni di Fabrizio De Andrè. "Fin da quando insieme abbiamo messo in scena "Il signor G" da Giorgio Gaber, è scattata l'idea di questo spettacolo, per testimoniare la parola di Pasolini e un impegno non futile sui temi drammatici della contemporaneità, tanto acutamente indicati dal grande intellettuale". 

Ma l'incontro pomeridiano col pubblico va oltre, diventa conversazione a cuore aperto, con la denuncia dell'indifferenza dei nostri tempi, l'opportunismo e il particolarismo.  Si parla di famiglia e di intolleranza, di ambiente e di sprechi. Ma poi prende il sopravvento la persona Neri, con le sue esperienze giovanili (che lo legano ad Ancona, dove ha studiato Lingue al Guido D'Arezzo), anche con l'involontaria complicità di una sua professoressa di allora, a ricordare i suoi compiti di matematica e le sue irresistibili imitazioni dei docenti, per evitare ai compagni l'interrogazione... E poi, la famiglia, cui resta legato al punto di tornare a Porto San Giorgio appena il lavoro glielo permette. "Ai miei figli spero di riuscire a dare l'esempio che io ho trovato nei miei!". Applausi incontenibili! 
L'attore è in Ancona da giovedì  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico