ANCONA - Uno spettacolo autentico, politico, condiviso, "Quello che non ho", fino al 31 gennaio (ore 16,30) alle Muse per la stagione di prosa di Marche Teatro. E...
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Arrivava direttamente da Porto sant'Elpidio, con la mamma, che vive qui, e ha dialogato con franca sincerità, raccontando la genesi dello spettacolo, che il regista Giorgio Gallione ha liberamente tratto dagli scritti di Pier Paolo Pasolini e intrecciato col filo rosso delle canzoni di Fabrizio De Andrè. "Fin da quando insieme abbiamo messo in scena "Il signor G" da Giorgio Gaber, è scattata l'idea di questo spettacolo, per testimoniare la parola di Pasolini e un impegno non futile sui temi drammatici della contemporaneità, tanto acutamente indicati dal grande intellettuale".
Ma l'incontro pomeridiano col pubblico va oltre, diventa conversazione a cuore aperto, con la denuncia dell'indifferenza dei nostri tempi, l'opportunismo e il particolarismo. Si parla di famiglia e di intolleranza, di ambiente e di sprechi. Ma poi prende il sopravvento la persona Neri, con le sue esperienze giovanili (che lo legano ad Ancona, dove ha studiato Lingue al Guido D'Arezzo), anche con l'involontaria complicità di una sua professoressa di allora, a ricordare i suoi compiti di matematica e le sue irresistibili imitazioni dei docenti, per evitare ai compagni l'interrogazione... E poi, la famiglia, cui resta legato al punto di tornare a Porto San Giorgio appena il lavoro glielo permette. "Ai miei figli spero di riuscire a dare l'esempio che io ho trovato nei miei!". Applausi incontenibili!
L'attore è in Ancona da giovedì Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico