Goldoni si fa in quattro, Artissunch e tre colleghi mettono in scena gli undici personaggi de “Le smanie per la villeggiatura”

Stefano Artissunch, produttore, regista e attore
PORTO SAN GIORGIO - Goldoni si fa in quattro, anche se i personaggi in scena sono undici. L’esercizio d’autore è di Stefano Artissunch che dopo una settimana di...

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PORTO SAN GIORGIO - Goldoni si fa in quattro, anche se i personaggi in scena sono undici. L’esercizio d’autore è di Stefano Artissunch che dopo una settimana di prove per “Le smanie per la villeggiatura” al teatro di Porto San Giorgio, finirà l’allestimento a Fermo. Proprio al teatro dell’Aquila, infatti, debutterà in prima nazionale i prossimi sabato 12 e domenica 13, alle 21. 

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La macchina scenica
«Il testo di Goldoni è una meravigliosa macchina scenica, volevo ripartire con un testo molto dinamico, e una squadra ben rodata» dice Stefano Artissunch, che, è produttore, regista e anche attore in questa rappresentazione. La squadra di cui parla sono gli altri due Stefano, Tosoni e De Bernardin, e Laura Graziosi. «Fare il gruppo non è stato un problema, ci conosciamo ed è venuto naturale – prosegue Artissunch – sappiamo i nostri limiti, i nostri pregi ed eccoci qui a fare qualcosa di bello insieme». Insieme è una parola adatta anche ai personaggi: loro sono in quattro, ma ognuno ne interpreta o due o tre. Libertà interpretativa è stata la parola d’ordine, condita con fantasia e dinamismo. «Non abbiamo fatto un granché – spiega – spesso i giovani puntano su testi contemporanei, ma noi rimaniamo comunque nel classico, non abbiamo fatto niente di speciale. Resta il fascino del ‘700». E allora? Un film ambientato nel XVIII secolo è comunque moderno, mentre, dice Artissunch, «in teatro in genere si tende a rimarcare il pensiero artistico di quel tempo. Ecco a noi questo non andava, e così, senza spoilerare troppo, abbiamo creato qualcosa di dinamico e a suo tempo anche contemporaneo. La gente sa che il testo è di Goldoni, e reinterpretare tutto con i tempi di oggi, ci è sembrata la strada più semplice». Con un pizzico di complicazione che in questi casi non guasta, come il tocco da regista dello stesso Artissunch, che ha suddiviso i personaggi tra sé e gli altri tre attori. 
La smania di ripartire


Se i protagonisti della commedia goldoniana, che si sfideranno come da storia, hanno la smania di villeggiatura, loro hanno invece la smania di ripartire. «Come produzione all’inizio abbiamo preso quasi una pausa di riposo, ma nella seconda parte no, la voglia, o la “smania” c’è eccome». Intanto le due parti di residenza d’allestimento, poi la prima nazionale e ancora, dopo, il circuito. «Crediamo molto in questo progetto – dice ancora Artissunch – abbiamo richieste dalla Lombardia, dal Veneto e qualcosina dovrebbe pure bollire nella pentola di Bologna». Fin qui la nuova produzione. Ma Artissunch con Synergie teatrali è pronto a ripartire anche con “Queste pazze donne”, che rimetterà in scena con protagoniste Milena Miconi, Rosita Celentano, e Benedicta Boccoli, «tre amiche che volevano fare qualcosa insieme». Poi “Mi amavi ancora” di Florian Zeller con Ettore Bassi e Simona Cavallari, riprenderà “Alle 5 da me” con Ugo Dighero e Gaia De Laurentiis. Infine un nuovo lavoro dello stesso Artissunch.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico