Le Marche, la regione più longeva in 15 filmati su l'elisir di lunga vita

Le Marche, la regione più longeva in 15 filmati su l'elisir di lunga vita
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ANCONA - Ci siamo. Si taglia il nastro dello spazio Marche all’interno del Padiglione Italia all’Expo di Milano. Un evento preparato con cura da quasi due anni e che ha visto la struttura della Regione coordinata da Raimondo Orsetti in prima fila. Ed è stato Orsetti che fatto gli onori di casa per la presentazione della inaugurazione e soprattutto per mostrare il risultato dei filmaker marchigiani che hanno realizzato degli spot da cinque minuti per illustrare la nostra regione partendo dal tema della prospettiva di vita.


Al tavolo dei relatori il Governatore uscente Gian Mario Spacca, lo scenografo Giancarlo Basili, il sociologo Aldo Bonomi, il presidente di Italia Longeva Roberto Bernabei e la responsabile di Film Commissione Stefania Benatti.



Ed è toccato a Basili porre l’accento sulle opere presentate: tutte da 110 e lode. “Il nostro spazio è controcorrente - ha detto il celebre scenografo - mentre negli spazi delle altre regioni si presentano i prodotti da noi presenteremo la nostra regione. I cortometraggi dei nostri filmaker appariranno toccando i 15 maxischermi posti come quadri in movimento in una stanza vuota, completamente bianca”.

“Il White Cube delle Marche - ha detto Bernabei - è dedicato al tema “Prospettiva di vita” (i marchigiani sono tra gli abitanti più longevi d'Italia e d'Europa), per svelare ai visitatori il suo “magico elisir": alimentazione basata sui prodotti del territorio, bellezza del paesaggio, coesione sociale e stili di vita attivi”.

“La genetica incide sulla longevità al massimo per il 25% - ha proseguito Bernabei - e i farmaci non hanno dimostrato effetti concreti. Il segreto di una lunga vecchiaia, che inscrive le Marche tra le “blu zone” del mondo con questa caratteristica, va dunque ricercato nella qualità della vita”.



“Un segreto - ha commentato il governatore Gian Mario Spacca - che dobbiamo condividere con noi stessi, per rafforzare la nostra identità, e con gli altri. Un segreto basato sulla capacità di conservare la nostra biodiversità, di abbinare tradizione e futuro evitando la massificazione, e di aprirci agli altri, come stiamo facendo con la Macroregione Adriatico Ionica, occasione per intercettare i finanziamenti europei e organizzare la nostra strategia economica, controbilanciando gli inevitabili tagli governativi”.



“Una longevità - ha concluso Bonomi - che diventa prospettiva di vita attiva, dove la spiritualità dei borghi, la presenza di un capitalismo dolce che non ha stravolto il territorio, l'importanza dei legami sociali e familiari, la laboriosità e la bellezza del paesaggio delle Marche concorrono al benessere dei suoi abitanti”.



Valori condensati nelle suggestive immagini dei filmaker, grazie al lavoro di coordinamento della Fondazione Marche Cinema Multimedia (diretta da Stefania Benatti) e che all'Expo potranno essere ammirati in gruppi scaglionati a numero chiuso.Nell'occasione i visitatori potranno anche sottoporsi ad un test sulla longevità.



Questi i cortometraggi e i loro autori: Federica Biondi di Jesi ha realizzato "Il senso storico di una prospettiva estetica che rappresenta la prospettiva di vita"; "Lo sviluppo senza fratture di Giorgio Fuà"; "Un insieme di smart land senza smart city e città regione". Michele Coppari di Recanati (insieme a Daniela Zannoni), con "Il vivere borghigiano"; "La qualità della vita ai tempi della globalizzazione e della resilienza"; "Lo spazio di rappresentazione della MRAI". Damiano Giacomelli di Tolentino, con "La spiritualità dell'Italia di mezzo"; "Famiglia e forme del lavoro in agricoltura". Alessia Gatti di Fano con "La prospettiva di Piero della Francesca, pittore di smart land"; "La società larga e la società stretta secondo il grande "sociologo" Giacomo Leopardi"; "La comunità aperta sull'Adriatico nel racconto di Sergio Anselmi". Giorgio di Tullio di Pesaro con "La vita lunga è scienza", "La vita lunga è prospettiva", "La vita lunga è località", "La vita lunga è buone pratiche". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico