Nanniperi sui vincitori di Musicultura: «Gli Yosh Whale sono il futuro, il loro è un bel progetto che guarda musicalmente avanti»

Gli Yosh Whale durante la premiazione
MACERATA - «A parte il singolo brano “Inutile” il loro è un bel progetto musicale, che guarda musicalmente al futuro, senza perdere di vista i...

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MACERATA - «A parte il singolo brano “Inutile” il loro è un bel progetto musicale, che guarda musicalmente al futuro, senza perdere di vista i cardini della tradizione. Inoltre hanno una forte presenza scenica che li rende ancora più interessanti». Commenta così il direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri, parlando degli Yosh Whale, i vincitori della 33esima edizione dek festival. 

 

 
Prima che musicisti, gli Yosh Whale sono amici: sono un gruppo formato da Ludovico Marino, Vincenzo Liguori, Andrea Secondulfo e Sam De Rosa. E proprio Marino, dopo la proclamazione, ha commentato: «È una grande sorpresa per noi grazie! In questo momento è difficile descrivere a parole le emozioni che stiamo provando a Musicultura, viviamo per suonare e questa vittoria è un nuovo inizio». Nannipieri dice anche gli altri titoli conquistati dalla band salernitana, oltre il premio Banca Macerata di 20mila euro: «A loro è andato anche il premio NuovoImaie, del valore di 10mila euro, per la realizzazione di un tour, e quello per il miglior testo (2mila euro) in seguito alla votazione delle Università». Eliminata al termine della prima delle due serate finali, lo scorso venerdì, Isotta ha portato a casa il premio Afi e il premio della critica “Targa Piero Cesanelli”. «Vincere questo premio con una canzone a me così cara – dice Isotta - mi ripaga di tutto il dolore che ho vissuto da bambina». La sua canzone, “Palla avvelenata”, parla della sofferenza avuta da bambina quando veniva derisa perché grassa.


Le idee 
Per Nannipieri il concorso ha confermato che le nuove proposte musicali nascono da tante belle idee. «Al di là degli Yosh Whale – osserva – anche gli altri hanno offerto una buona varietà di musica. In loro si sono viste una grande forza, una genuinità nelle idee, una capacità di fare musica con dignità. Hanno conquistato il pubblico di Macerata che, nel concerto degli otto vincitori durante Controra, in piazza della Libertà, ha riempito ogni posto disponibile». L’“esplosione” del pubblico c’è stata, e anche il format delle serate finali allo Sferisterio non ha tradito le aspettative. «Musicultura – prosegue Nannipieri – è andata benissimo, la scommessa mediatica, che ha unito il live con i media digitali e televisivi, è vinta. Le finestre degli artisti internazionali si sono ben sposate con quelle dedicate ai grandi artisti italiani: insieme hanno creato armonia anche con i brani degli otto vincitori. È stato molto bello vedere il pubblico ballare al ritmo di note poco conosciute come quelle dei Violon Barbares o con quelle più amate dei Litfiba».


I ringraziamenti


Nannipieri ci tiene a ringraziare tutti, ospiti e pubblico: «In particolare cito Enrico Ruggeri, che è stato straordinario a mettersi a disposizione all’ultimo momento per sostituire Ron colpito dal Covid. Bello vedere anche il pubblico incuriosito dalla casa di vetro di Radio 1 dove si alternavano gli ospiti». Niente ferie, però, per Musicultura: c’è la coda televisiva da affrontare, chiude Nannipieri, con «il montaggio per la trasmissione su Rai2, il 20 luglio». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico