Catà e le liriche di Rimbaud con il filo conduttore “Per la potenza di Demetra”

L'esperto storyteller, filosofo e performer teatrale Cesare Catà
MACERATA - Tre luoghi della vita culturale della città di Macerata: Palazzo Buonaccorsi, sede della pinacoteca civica, la biblioteca Mozzi Borgetti e il palazzo...

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MACERATA - Tre luoghi della vita culturale della città di Macerata: Palazzo Buonaccorsi, sede della pinacoteca civica, la biblioteca Mozzi Borgetti e il palazzo comunale. Tre appuntamenti con le lezioni-spettacolo di Cesare Catà, organizzate dal Comune e dall’Amat, con la collaborazione dell’Associazione Lagrù: oggi, 18 febbraio, alle 21,15 (in streaming su www.marcheinscena.it) poi il prossimo giovedì 25 e infine l’11 marzo. Tre grandi personaggi, Arthur Rimbaud, Oscar Wilde, Pier Paolo Pasolini, con un unico filo conduttore: “Per la potenza di Demetra”. 

 

 
«Dopo aver toccato il teatro Lauro Rossi con Amato Teatro a Casa tua, ora andiamo nei luoghi simbolo della vitalità maceratese – commenta il direttore Amat, Gilberto Santini – non potevamo non iniziare questo nuovo progetto con Cesare Catà, co-autore, un vero talento tanto colto quanto funambolico». Di certo il format delle lezioni spettacolo non è una novità, anche se in precedenza, sempre, erano state fatte in presenza. Non ama molto l’online: chiedetegli come deve essere il teatro e lui, categoricamente, vi risponderà «in presenza». Lui è Catà che non ha ceduto del tutto all’online, ma ha deciso di ripartire da qui, aspettando tempi migliori. «È come una resistenza in trincea, in attesa di vedere il vero teatro, che è incontro e confronto tra le persone» dice lui stesso. Un po’ il concetto della resilienza, della resistenza a tutti i costi, e con tutte le forze possibili. Catà si dice comunque «onorato di questa ripartenza» e ringrazia gli organizzatori per la disponibilità. «Il messaggio che vogliamo dare con questa rassegna – prosegue – è quello della speranza che il teatro possa risorgere da questo periodo. Bruttissimo periodo, aggiungerei, per il teatro di tutta Europa, ma può rialzarsi, facendo leva sulla forza di Demetra». Collegamento con il mito puramente voluto, tant’è che nella rassegna non c’è traccia di Demetra, ma il suo spirito, pardon, la sua forza, animerà tutti e tre gli appuntamenti. «È un po’ come la forza di resistere contro il sistema e contro ogni cosa, una sorte di battaglia donchisciottesca: lottare a tutti i costi per farcela» dice ancora Catà. 


Prosegue il filosofo: il teatro «è vivo e cercheremo di dimostrarlo». Con l’ausilio della cinepresa, o telecamera se si preferisce, entrata nei luoghi maceratesi per riprendere lo stesso Catà, aiutato a turno nelle letture dalle attrici Simona Ripari e Pamela Olivieri, e anche dai musicisti Maurizio Serafini, Andrea Gasparrini, Valeria Romitelli e Fabio Capponi. «La telecamera inquadrerà gli spazi della nostra quotidianità culturale, anche quelli poco esplorati» il commento di Katiuscia Cassetta, assessora alla Cultura del comune di Macerata. «Li ho visti mentre registravano, con un po’ di timore, visto il periodo, ma anche tanta voglia di fare che si traduce in un buon prodotto» il pensiero della Cassetta in fase di presentazione della rassegna. Quanto a stasera, nel primo appuntamento in streaming si parlerà di Rimbaud, che a vent’anni scelse di non scrivere più poesie, ma riuscendo ugualmente a cambiare la letteratura mondiale. Lo spettacolo è incentrato sulla sua parabola esistenziale, sul suo amore per Verlaine e sul vagabondaggio in Europa fino agli ultimi giorni trascorsi in Africa, prima di rientrare in Francia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico