Con i Lunastorta e Stefano Monti si ride su Facebook

I Lunastorta Stefano Monti, Fabio Michettoni e Stefano Merlini
FERMO - Cosa fa un filmmaker costretto in casa per le misure di contenimento del virus? Guarda le bambole di pezza che trova davanti a sé e ci fa una piccola (nuova) web...

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FERMO - Cosa fa un filmmaker costretto in casa per le misure di contenimento del virus? Guarda le bambole di pezza che trova davanti a sé e ci fa una piccola (nuova) web serie: così, da un’idea di Stefano Monti, uno dei tre di Lunastorta Produzioni, è nata “Teste di pezza”. Fatta comodamente (e rigorosamente) dentro casa, al massimo con una finestra aperta, dando voce alla contemporaneità, alle fragilità, ai temi di attualità di questo periodo di quarantena. Gli episodi pubblicati su Facebook sono già due e il terzo è annunciato per il prossimo lunedì 13 aprile.


La nascita delle teste di pezza
«Fisicamente c’erano già ma, spiega Stefano Monti, «guardavo questi due pupazzi e poi con gli altri ci siamo chiesti cosa poter fare, nel nostro piccolo, per dare alla gente qualche minuto di sollievo ed intrattenimento in questo periodo». Con un telefono, poi, visto che Monti in casa non aveva l’attrezzatura che, per esempio, avevano usato quando hanno registrato “Fuori dal Teatro”. Non si può stare con le mani in mano e il tema della noia è finito pure dentro gli episodi. Una bambola, ops, testa di pezza maschile, dalla voce di Mirco Abruzzetti e l’altra, una femminile, con la voce di Cecilia Menghini, con esilaranti dialoghi scritti per l’occasione. E i video ancora disponibili sulla pagina Facebook di Lunastorta Produzioni».

La quarantena di pezza
«Il primo episodio riprende tutte le difficoltà, soprattutto iniziali, legate alla quarantena, come la fatica di stare da soli. La fragilità del rispettare il metro di distanza: «ma pure noi che siamo di pezza dobbiamo?» il messaggio lanciato dai due personaggi. Ovvero la prima importante prescrizione da rispettare, e da non dimenticare nemmeno ora che ci sono le mascherine. Le bambole osservano il proprietario, che legge, prende un libro, poi un altro e un altro ancora, appese ad una libreria, offrendo una visione particolarissima del mondo attuale. Altro tema “caldo” in questo periodo sono quelli che dal balcone o finestra di casa, affacciati, sono pronti a scattare foto di coloro che girano senza (apparente) motivo: da quello che porta a spasso il cane all’altro che va a fare la spesa fino a chi è a passeggio senza avere né le buste né il proprio animale domestico, senza dimenticare la famosa autocertificazione. Tutto in dialetto e tutto con tono comico, ma che dà modo di riflettere. Qui, in questo caso, sul senso civico di non uscire senza vero motivo: «Il rispetto del bene comune», il messaggio trasmesso. 

I prossimi episodi 

«Il divertimento ci ha un po’ preso la mano – commenta Monti – e pensiamo pure di ampliare i personaggi del cast». Altre bambole? Altri doppiatori che prestano le voci? Entrambe le cose? E’ tutta una sorpresa, e per la risposta bisognerà attendere le prossime puntate. A Pasquetta la prossima: si andrà avanti, nella terza e nelle successive puntate, con temi di attualità. Nemmeno a dirlo, l’oggetto della nuova conversazione “di pezza”, sarà la Pasqua in quarantena.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico